San Martino, la lunga notte di una paese con il fiato sospeso

Il Caudino
San Martino, la lunga notte di una paese con il fiato sospeso

E’ una lunga notte per San Martino, una notte insonne, da passare con i piedi nel fango e con il cuore in frantumi.
Sono tutti al Capofiume: il sindaco, la giunta, i consiglieri, il comandante della polizia municipale, il comandante dei carabinieri, i volontari.
Chi non può esserci, non pensa ad altro.
I 150 sfollati vorrebbero tornare nelle loro case. Hanno negli occhi la paura per ciò che poteva avvenire ed il timore di restare in un rifugio chi sa per quanto tempo.
E’ presto per capire quando si potrà tornare.
E’ necessario mettere in sicurezza la zona e poi capire gli interventi da fare. Ci vorrà del tempo e, passata l’emozione e lo sgomento, il rischio è che la gente di San Martino Valle Caudina, come è avvenuto già a Cervinara, possa essere lasciata da sola.
Proprio questo non deve avvenire e le istituzioni dovranno essere vigili.
La lunga notte di San Martino è appena cominciata.