San Martino, lotta al randagismo con l’adozione

Redazione
San Martino, lotta al randagismo con l’adozione

San Martino Valle Caudina. E’ una campagna di adozione, destinata solo agli amici degli animali. Non saranno permesse le furbate di qualche anno fa, quando s’intascava il contributo elargito dal comune per prendersi cura dei cani randagi, destinati ai canili, e, dopo poco tempo, dichiarare la morte o la scomparsa delle bestiole di cui ci si doveva prendere cura. Il contributo ci sarà anche questa volta, si tratta di 75 euro ogni bimestre, ma sarà elargito in buoni per l’acquisto di mangime e per cure veterinarie. Lo slogan scelto per questa campagna di sensibilizzazione e di impegno è: “Regalagli un sorriso . . . regalati un amico”. Il progetto, curato dal consigliere Francesco Sorrentino, tende a limitare i fondi che il comune spende ogni anno per il ricovero dei cani nelle strutture adeguate. Stiamo parlando di 75mila euro l’anno, per circa novanta cani. Purtroppo, però, nonostante una cifra tanto alta, il problema del randagismo non è affatto risolto. Da qui l’iniziativa del comune che non vuole ridurre i fondi, ma fare in modo che la cifra possa essere sufficiente anche per prendersi cura degli altri che gironzolano per il paese, abbandonati, purtroppo, dalle vere bestie, quelle a due zampe. Sorrentino sta provvedendo a fotografare i cani che si trovano nel canile di Acerra e poi le foto verranno pubblicate sulla pagina Facebook del comune. Almeno il trenta per cento dei cani potrebbe essere adottato da persone serie. Con la cifra risparmiata si provvederà a dare un contributo per due anni, di 75 euro a bimestre, e ci sarà la possibilità di creare, nel territorio comunale, isole canine e feline. Questi spazi saranno riservati a quei cani che non trovano spazio nei canili. Grazie alla sensibilizzazione dei cittadini, sono tanti gli amici degli animali anche a San Martino, queste bestioline verranno sterilizzate e vaccinate. Non solo, si potrebbe pensare anche a dar loro da mangiare. Insomma, i randagi dovrebbero diventare i famosi cani di quartiere che esistono da tempo nei paesi evoluti del Nord Europa. Quella di San Martino Valle Caudina è una sperimentazione molto interessante, che se dovesse andare in porto sarà, certamente, adottata in tutti gli altri paesi della Valle. Naturalmente, dovranno essere potenziati anche i servizi di controllo del territorio, per punire, severamente, chi abbandona i cani.

Peppino Vaccariello