San Martino Valle Caudina: lotta senza quartiere agli incendiari notturni
I vigili del fuoco sono stati vaghi. Non hanno confermato che si possa trattare di un corto circuito e, allo stesso tempo, non hanno escluso che ci si trovi di fronte ad un attentato.
La cosa certa è che i carabinieri della stazione di San Martino Valle Caudina, al comando del maresciallo Rianna, vogliono vederci chiaro. Stanno raccogliendo le immagini delle video camere di sicurezza e cercando qualche testimonianza oculare per fare piena luce sull’incendio che ha distrutto una lancia Y in via Iardino,
In pochi mesi sono andate a fuoco ben tre automobili e, quindi, l’approfondimento dei fatti è d’obbligo. Appare certo che si tratti di episodi non legati tra loro. Non solo, non dovrebbe aleggiare l’ombra del racket ma altre questioni, probabilmente, di carattere personale.
L’andazzo, però, di pensare di poter risolvere eventuali dissidi dando fuoco alle vetture non può essere tollerato. Naturalmente, le indagini non si presentato per niente semplici. La collaborazione è scarsa. Non si può parlare di omertà perchè questi episodi sono avvenuti ad ora tarda, in zone del paese abbastanza fuori mano. Ma nessuno, almeno sino ad ora, si è presentato in caserma o ha contattato in forma anonima i carabinieri.
Questo, però, non scoraggia gli investigatori che in casi come questi mettono in conto una certa reticenza, sia delle vittime che dei testimoni. Attenzione, però, la scarsa collaborazione non deve affatto far pensare che le indagini non possano giungere a buon fine. L’impegno dei carabinieri è massimo e questo dovrebbe produrre, al più presto, dei risultati di una certa rilevanza. Intanto, il controllo del territorio diventa sempre più serrato, soprattutto durante le ore notturne, proprio per evitare che si possano levare nuovi roghi.