Sannio: Il Comitato del Ptl sollecita alla Regione una governance per ambiente ed enogastronomia
Sannio. Il Comitato del Polo Turistico Locale-Consorzio Sannio, nella persona del coordinatore Antonio Verga, scrive al Presidente della provincia per chiedere alla Regione Campania la definizione degli Ambiti Territoriali Turistici Ottimali: “Avviate una nuova governance delle risorse ambientali ed enogastronomiche del territorio regionale”
“La legge regionale numero 18 dell’8 agosto 2014 ha rivoluzionato il sistema turistico campano che da anni era in attesa di essere disciplinato. Tra le maggiori novità introdotte c’è la nascita dell’Agenzia regionale per la promozione del turismo e dei beni culturali, con il compito di mettere in atto le scelte strategiche della Regione e raccordare i diversi poli turistici locali. Con la citata norma viene valorizzato il ruolo delle pro loco e sono previsti anche servizi di informazione e accoglienza turistica (Siat). La riorganizzazione diviene però operativa dal momento in cui la Regione Campania deciderà di trasformare “in via definitiva” la delimitazione dei dodici Ambiti Territoriali Turistici Omogenei che nel 2017 sono stati introdotti da una delibera di Giunta solo “in via provvisoria”. I dodici ambiti, in cui è stato perimetrato il territorio campano, così individuati – Napoli, Campi Flegrei, Capri, Ischia e Procida, Penisola Sorrentina, Area Vesuviana, Caserta, Litorale Domitio, Irpinia, Sannio, Salerno-Cava dei Tirreni-Costiera Amalfitana, Sele Tanagro-Cilento e Vallo di Diano – una volta definitivi, potranno dotarsi dei Poli turistici locali (Ptl) con un Partenariato Pubblico-Privato costituito tra enti locali, istituzioni pubbliche, imprese, pro loco e mondo delle associazioni. Va ricordato che ai Poli turistici locali sono demandate le attività di programmazione dei servizi e delle attività di promozione turistica dei rispettivi territori che una volta venivano svolte dagli Ept e dalle Aziende di cura, soggiorno e turismo della Campania che la legge del 2014 ha abolito prevedendone anche lo scioglimento per far confluire il personale nell’Agenzia regionale Campania Turismo. Dal 2016, tuttavia, la fase liquidatoria degli Ept e delle Aziende di soggiorno non è stata ancora completata, anzi è stata prorogata al 30 giugno di quest’anno con possibilità di ulteriore proroga di altri sei mesi. Cioè la Regione con proprio atto, ha prorogato la liquidazione degli Enti e Aziende di soggiorno fino al 31 dicembre 2019. Di fatto la Regione ha surrogato le funzioni dei disciolti Ept, delle Aziende di soggiorno, dell’Agenzia Regionale Campania Turismo, nel mentre tutto il personale continua ad essere regolarmente stipendiato in assenza di compiti, ma cosa ancora più straordinaria tiene a bagnomaria anche le funzioni dei Ptl che, in assenza della delimitazione definitiva degli Ambiti, sono bloccati.
Di fronte a questo scenario abbiamo il dovere di reagire! Tanto più che in provincia di Benevento è stato avviato un percorso di costituzione del PTL Sannio, a cui hanno aderito molteplici soggetti pubblici e privati che ripetutamente hanno espresso la ferma volontà di voler collaborare per avviare un nuovo sviluppo turistico del territorio sannita.
Ciò premesso, in qualità di coordinatore del Comitato promotore del Ptl Sannio, chiedo al Presidente della Provincia, Capofila del Ptl Sannio, di convocare quanto prima una rappresentanza degli attori del Tavolo di partenariato, composto dalla Provincia di Benevento in rappresentanza degli Enti locali, dalla Camera di Commercio in rappresentanza delle imprese del settore turistico, dal Comitato Promotore del Ptl Sannio, dall’Università del Sannio, dalle associazioni di categoria del settore turistico (Confindustria, Unimpresa, Confcommercio e Confesercenti, ecc.) dall’Unpli provinciale di Benevento, dalla Città europea del Vino 2019 e dal Conservatorio di Musica “Nicola Sala”, al fine di sollecitare la Regione Campania a determinarsi definitivamente per dare con l’istituzione dei Ptl, una nuova governance turistica delle risorse ambientali ed enogastronomiche sull’intero territorio regionale ed evitare il default economico”.