Sant’Agata de’ Goti, Mauro: “Il territorio e i suoi presidi, in particolare quelli sanitari, si difendono a viso aperto!”

Redazione
Sant’Agata de’ Goti, Mauro: “Il territorio e i suoi presidi, in particolare quelli sanitari, si difendono a viso aperto!”

Il Sindaco di Sant’Agata de’ Goti nonché segretario provinciale del PD, Carmine Valentino, lamenta di essere “stato molto spesso lasciato solo nella battaglia a difesa dell’Ospedale” caudino e con somma sorpresa, o con malcelato sconforto, dichiara di non aver ricevuto “nessuna comunicazione ufficiale in merito alla chiusura del Pronto Soccorso” ma, nonostante la chiusura sia stata già programmata tanto che già da ieri il Sant’Alfonso Maria de Liguori è fuori dalla rete regionale dell’emergenze, il primo cittadino ha la solerzia di rabbonire in anticipo coloro che volessero cavalcare la vicenda per “strumentalizzazioni mediatiche o politiche”.
Se fosse ancora in vita Cartesio – ha commentato il commissario provinciale di Forza Italia, Domenico Mauroad ascoltare le sorprendenti dichiarazioni degli esponenti del partito democratico sannita, di certo si sarebbe chiesto, e con lui noi, ma sogno o son desto? In tutti questi mesi, ogni qualvolta abbiamo ritenuto opportuno lanciare un allarme sul declassamento e depotenziamento delle strutture sanitarie pubbliche, siamo passati per coloro che volevano strumentalizzare o che non erano legittimati a intestarsi una battaglia sulla quale solo il PD aveva il diritto di parola. Oggi con chiusura del Pronto Soccorso del P.O. santagatese e con l’avversarsi delle nostre preoccupazioni come non rammentare al segretario del PD quando egli affermava ad agosto del 2017: << le dichiarazioni pubbliche fatte dal presidente De Luca mettono fine alle tante polemiche che in questi giorni hanno investito il Sant’Alfonso Maria de’ Liguori. La Regione Campania sta lavorando ad un progetto che prevede la creazione degli Ospedali Riuniti della Provincia di Benevento. Una sfida ambiziosa per una Sanità di eccellenza. Una rete sanitaria razionale, seria e vicina ai cittadini per aumentare la qualità delle prestazioni e creare modelli che permettano nel giro di pochi anni di far sì che la Sanità campana diventi tra le più efficienti in Italia>>.
Oppure, ancora a dicembre dell’anno scorso, :
<< Abbiamo anteposto l’interesse della comunità del nostro Sannio e operato il salvataggio definitivo del Sant’Alfonso de’ Liguori. La continuità assistenziale sarà garantita. Il Sant’Alfonso Maria de’ Liguori sarà un fondamentale punto di riferimento sanitario nell’area sannita-irpina specializzandosi nel trattamento delle patologie neoplastiche >>.
Oppure, in piena campagna elettorale per le politiche, solo per tirare fuori dai cassetti della memoria una delle ultime dichiarazioni , il sindaco Valentino sosteneva: << l’intento era quello di dimostrare quella che è l’essenza di una grande sfida che definita in tempi rapidi crea una prospettiva notevole al Sant’Alfonso Maria de’ Liguori e realizza una nuova visione dell’ospedale unico della Provincia di Benevento, l’azienda ospedaliera Rummo>>.
È a dir poco paradossale – ha dichiarato Domenico Mauro – leggere il richiamo all’ unità delle forze politiche e dei comitati cittadini. Proprio a Sant’Agata de’ Goti, è doveroso rammentare, la senatrice Sandra Lonardo in un incontro pubblico ad aprile di quest’anno aveva denunciato <<lo svuotamento dell’Ospedale Rummo e la riduzione in senso sostanziale del “Sant’Alfonso Maria de’ Liguori>> e per tutta risposta, in quest’occasione Valentino invece sosteneva << è  importante che ci sia interesse sulla questione ma bisogna evitare allarmismi in quanto sono garantiti tutti i servizi” e anche in termini di posti letto c’è un aumento per la struttura saticulana con i 142 previsti dal nuovo atto aziendale>>.
Da parte nostra – ha concluso Mauro – ci terremo lontani da ogni strumentalizzazione, siamo pronti a raccogliere gli inviti alla collaborazione, sempre che sia rispettosa dei ruoli e contributi di tutti. Su queste battaglie non ci possono essere primogeniture o privilegi acquisiti. Il territorio e i suoi presidi, in particolare quelli sanitari, si difendono a viso aperto, tutti insieme, senza riserve e senza interessi di parte.