Sant’Agata de’ Goti, vertenza CMR: scontro fra sindacati
Riceviamo e pubblichiamo
“In merito alla vertenza in atto per l’acquisizione da parte di Neuromed del Centro Medico Erre di Sant’Agata de’ Goti è opportuno fare chiarezza e rappresentare lo stato dell’arte ad oggi.
Non conosciamo l’accordo sottoscritto da CGIL-CISL-UIL e tanto decantato sulla stampa ma abbiamo certezza di quanto propostoci da Neuromed in data 11 marzo nella riunione sindacale svoltasi presso la sede di Confindustria.
Neuromed ha proposto alle OO.SS. presenti – a proposito va segnalato ed evidenziato che la FIALS non è stata invitata – un “contratto aziendale di prossimità” fortemente penalizzante per i lavoratori sia dal punto di vista economico che giuridico-organizzativo.
Il contratto prevede:
riduzione del 10% lordo della retribuzione mensile; aumento dell’orario di lavoro settimanale da 36 a 38 ore senza aumento del trattamento economico; riduzione del periodo di ferie spettanti annualmente da 36 a 25 gg.; revisione del trattamento economico in caso di malattia; revisione del trattamento economico in caso di infortunio; riclassificazione del personale; sospensione di tutte le indennità; non remunerazione del premio incentivante; soppressione della indennità di coordinamento.
A fronte di tale enorme sacrificio chiesto ai lavoratori non è previsto l’esborso di un solo euro da parte di Neuromed.
Va poi evidenziato che i lavoratori, non solo quelli iscritti a queste OO.SS. ma anche quelli iscritti ad altre sigle (oggi firmatarie dell’accordo) hanno sempre NON APPROVATO, a larga maggioranza, tale contratto. Va precisato che i lavoratori di una delle tre sigle sindacali, che hanno sottoscritto l’accordo, sono in disaccordo con i dirigenti sindacali che invece lo hanno firmato.
Noi, con forte senso di responsabilità nei confronti delle istanze dei lavoratori, non abbiamo firmato accordi capestri, altri si accordano in virtù, probabilmente, di altri interessi.
FP CGIL BN, Mario Ciarlo; FIALS NURSING UP, Gaetano Simeone”