Sant’Agata dei Goti: braccio di ferro tra Amministrazione Comunale e Pro Loco
Continua la telenovela tra l’Ente comunale e la ProLoco. Dopo gli eventi di qualche settimana fa (era il 12 aprile scorso), che portarono agenti della Polizia Municipale a fare un’ispezione presso la sede della ProLoco ‘Sant’Agata’ dov’era in corso un seminario di filosofia, tre giorni dopo, con determina n. 50 votata all’unanimità, è stato revocato il comodato d’uso dei locali della ProLoco a Palazzo Mosera.
Nel febbraio del 2012 l’amministrazione Valentino aveva concesso in comodato d’uso gratuito i locali che fino ad oggi hanno ospitato l’associazione ProLoco e la Biblioteca Pubblica ‘Melenzio’, sottolineando che l’amministrazione aveva facoltà di revocare il comodato in qualsiasi momento. Nel contratto che è stato appena revocato, l’amministrazione sottolineava come non si assumeva alcuna responsabilità per furti o danni ai materiali depositati nei locali, mentre la ProLoco aveva l’onere di occuparsi della vigilanza delle opere bibliografiche e dell’eventuale utilizzo da parte dell’utenza, di usare i locali solo per attività culturali ed artistiche e di prendere in carico le spese ordinarie di manutenzione, sistemazione e pulizia dei locali oltre che delle spese per le utenze elettriche, telefoniche ed altro.
Non si è fatta attendere la replica da parte di Giancristiano Desiderio che dalle pagine del blog Sanniopress ha pubblicato una lettera aperta ai cittadini liberi di S. Agata. “Scrivo queste poche e dolenti righe con amarezza. Il provvedimento in sé non mi tocca e non tocca neanche la Biblioteca. Cultura e libertà possono cadere sul campo di lotta, ma non possono essere realmente vinte. La delibera, che è senza motivazione e sarà impugnata e avrà opposizione, crea indubbiamente disagi e problemi pratici ma non offende né me, né la Biblioteca, né il presidente della ProLoco Claudio Lubrano ma ferisce mortalmente il municipio di S. Agata de’ Goti e questa bella cittadina che viene retoricamente esaltata ma è politicamente e moralmente vilipesa e uccisa”.
In conclusione, Desiderio fa un appello ai santagatesi, “oggi S. Agata de’ Goti ha bisogno di italiani intellettualmente onesti e moralmente operosi che facciano valere l’unico bene comune di cui realmente disponiamo: un po’ di ragionevolezza”.
Nella Melenzio