Sant’Agata, il Pd all’attacco: C’è molta disinformazione
Il Segretario Politico del PD di San’Agata de’ Goti, prof. Alfonso Maria Di Caprio, interviene per la prima volta nel “dibattito” – diciamo così – apertosi a vari livelli dopo la sentenza con la quale il Tar ha annullato le elezioni amministrative del 25 maggio 2014. “Dispiace constatare l’opera di totale disinformazione, non so quanto voluta, che alcuni soggetti “politici” locali stanno facendo rispetto al contenuto ed alle motivazioni della sentenza emessa dal TAR lo scorso 24 settembre. Un provvedimento che, seppur discutibilissimo, è comunque molto chiaro nella sua motivazione (questione duplicati tessere elettorali). Accade invece che a mezzo stampa si continui falsamente ad affermare – da ultimo il M5Stelle – che la sentenza fonda anche su ulteriori motivazioni (eccessivo numero di votanti per conoscenza diretta e illegittima costituzione del Seggio n. 7) introvabili nel provvedimento. Forse nei vari articoli si sarebbe potuto distinguere, ad esclusivo beneficio dei lettori e della verità, il vero dal falso. Ma non è stato fatto ed allora ritengo mio dovere intervenire per fare chiarezza ed esplicitare che la sentenza del TAR fonda su un’unica motivazione, scritta al punto 3, pag. 6, della stessa, in una ventina di righe, e solo in quelle, che trattano la questione “duplicati tessere elettorali”, come detto. Il Giudice, invece, ha rigettato espressamente il motivo “eccessivo numero di votanti per conoscenza diretta”, affermando che “ … tale censura va considerata inammissibile per la sua genericità …”, e addirittura implicitamente quello della supposta “illegittima costituzione della Sezione n. 7”, non trattato in sentenza perché ritenuto, evidentemente, pretestuoso. Come PD siamo abituati, diversamente da altri, a rispettare le sentenze, e rispettiamo questa in particolare anche se non la condividiamo; avendo però piena fiducia nella Magistratura, che nel suo complesso è comunque in grado di assicurare una giustizia pienamente rispondente allo spirito della legge e alle finalità di tutela che ogni norma persegue, impugneremo la sentenza convinti che, alla fine, il verdetto decretato dal corpo elettorale il 25 maggio 2014, con grandissimo margine (+677 voti rispetto alla seconda lista in graduatoria), sarà ripristinato e che la città di Sant’Agata de’ Goti riavrà il Sindaco, Carmine Valentino, e l’Amministrazione che ha liberamente e legittimamente scelto. Al meetup grillino, che di questa sentenza ha capito poco o niente, come dimostra la richiesta di conseguenze, anche penali, per supposte ed inesistenti responsabilità dei presidenti e degli scrutatori, dell’Ufficio Elettorale del comune e chi più ne ha più ne metta, voglio solo dire che in politica si può anche partire da soli 273 voti (quelli riportati alle comunali dal M5Stelle) e, ciononostante, crescere nel tempo costantemente, come avvenuto per il PD negli ultimi 10 anni; per farlo, però, sono necessarie anzitutto umiltà ed impegno: magari iniziando dal leggere bene le carte. Cosa che non è avvenuta – mi dispiace dirlo – per questa sentenza.”