Scivola in un dirupo e muore, lei si salva aggrappandosi all’erba

4 Gennaio 2022

Scivola in un dirupo e muore, lei si salva aggrappandosi all’erba

Scivola in un dirupo e muore, lei si salva aggrappandosi all’erba. Per festeggiare l’arrivo del nuovo anno avevano scelto uno dei luoghi più suggestivi dei Monti Sibillini, la panoramica stradina che da Pintura di Bolognola conduce al rifugio del Fargno, in provincia di Macerata.

Avrebbe dovuto essere una giornata piacevole, illuminata dal sole, immersi nello scenario dei “monti azzurri” celebrati anche da Giacomo Leopardi, invece si è trasformata in tragedia.

------------

Jonathan Strappa, 34enne di Porto Sant’Elpidio, è infatti caduto in un canalone morendo sul colpo dopo un volo di 300 metri; la sua compagna, 35 anni, è invece riuscita a salvarsi aggrappandosi a dei ciuffi di erba dopo essere scivolata per una trentina di metri.

La ragazza ha assistito alla morte del fidanzato, il cui corpo è recuperato solo ieri sera dopo quasi sette ore dalle squadre del soccorso alpino e speleologico di Macerata e Montefortino e dei vigili del fuoco di Camerino, dopo che per tutto il pomeriggio i soccorritori avevano tentato di recuperarlo.

Con l’intervento dell’elisoccorso di Fabriano prima e dell’elicottero “Drago” dei vigili del fuoco in un secondo momento. La scivolata per Jonathan si è rivelata fatale a causa della neve ghiacciata e – probabilmente – dello scarso equipaggiamento con cui stava facendo l’escursione.

Come è avvenuto l’incidente

L’incidente è avvenuto ieri intorno a mezzogiorno. I due fidanzati stavano salendo da Pintura di Bolognola al rifugio del Fargno, lungo una strada in cui il transito nei mesi invernali è vietato perché molto pericolosa a causa della neve e delle lastre di ghiaccio.

Circa un chilometro prima di arrivare a destinazione i due – entrambi sprovvisti di ramponi – sono scivolati in un dirupo. Lei è riuscita a salvarsi aggrappandosi in extremis a dell’erba;

il compagno invece è precipitato per circa 300 metri e per lui non c’è stato niente da fare. Sono altri due escursionisti che percorrevano lo stesso sentiero, richiamati dalle urla della donna, a soccorrerla e riportarla al sicuro.

Ferita e sotto choc, è stata condotta dal 118 all’ospedale di Camerino con una sospetta frattura a una spalla, contusioni ed escoriazioni.

Continua la lettura