Sette Cappelle: stasera si rinnova la tradizione

Il Caudino
Sette Cappelle: stasera si rinnova la tradizione

Con la messa in “Coena Domini” inizia questa sera il Triduo che porterà alla Pasqua del Signore. Tre giorni intensi, in cui la fede dei cristiani cattolici avrà il suo culmine nella notte di Sabato che segnerà la vittoria della Vita sulla Morte.
Ogni paese ha le sue tradizioni e, anche in Valle Caudina, cambiano da luogo in luogo.
Ci sono, però, degli elementi in comune con tutte le municipalità della Valle.
Una di questa è la tradizione della visita ai “Sepolcri” o, come si dice in dialetto delle “sette cappelle”.
Appena finita la messa che segna l’istituzione dell’Eucarestia e la lavanda dei piedi agli apostoli, infatti, l’Ostia (che rappresenta il Corpo e il Sangue di Cristo) viene rimossa dal Tabernacolo e messa in un luogo appositamente preparato in Chiesa: il Sepolcro.
La tradizione vuole che questo spostamento ricordi la passione e la sofferenza di Gesù nel Getsemani. Per intenderci, quei momenti in cui il Signore dice: “Padre, allontana da me questo calice: tuttavia sia fatta la tua e non la mia volontà”. Oppure l’ora in cui Gesù, tanta la tensione e l’ansia, suda sangue.
Visitare il “Sepolcro” allora significa partecipare di questa sofferenza, essere vicino al Signore nel momento in cui sta per sacrificarsi per l’umanità intera.
Girare per i Sepolcri, poi, consente al cristiano di ottenere l’indulgenza dai peccati.
Da Cervinara a Montesarchio; da Rotondi a San Martino, questa sera le Chiese saranno aperte fino a tardi, con le luci soffuse e le statue coperte in segno di lutto. E saranno molti i credenti che inizieranno questo percorso e il loro cammino verso la Pasqua della Luce.

Angelo Vaccariello
@angelismi