Seviziato e lasciato morire in casa: arrestato coinquilino
Seviziato e lasciato morire in casa: arrestato coinquilino. Legato a una sedia in casa sua, selvaggiamente picchiato, seviziato e lasciato morire nell’appartamento dal suo coinquilino che poi ha cercato anche di disfarsi del corpo incendiandolo.
Così è stato barbaramente ucciso Andrea Costa, un 42enne italiano originario di Cuneo che da qualche tempo si era trasferito sull’isola di Gran Canaria,in Spagna.
Il delitto risale all’11 settembre scorso ma nessuno se ne era reso conto fino a quando il corpo semicarbonizzato dell’uomo non è stato trovato questa settimana all’interno della sua vettura, data alle fiamme.
Le indagini della polizia spagnola, dopo l’identificazione del cadavere si son subito indirizzate verso l’omicidio; e infine nelle scorse ore è arrivata la svolta con l’arresto del coinquilino del quarantaduenne con la pesante accusa di omicidio e occultamento di cadavere.
La notizia rilanciata dai giornali spagnoli è confermata da amici di famiglia in Italia; dove l’uomo aveva vissuto fino a circa un anno fa nel Cuneese. Andrea Costa, che a lungo aveva vissuto in Italia con la moglie, aveva lavorato per anni.
Operaio metalmeccanico
Aveva svolto il lavoro di operaio metalmeccanico prima di lasciare l’Italia lo scorso anno per andare in Spagna; dove aveva gestito anche un Cannabis club investendo tutti i suoi risparmi.
Negli ultimi tempi dopo, che la consorte era tornata a Cuneo con il loro figlio; si era arrangiato lavorando come cuoco e cameriere nei ristoranti dell’isola spagnoa.
Ad ucciderlo, secondo gli investigatori spagnoli, sarebbe stato il coinquilino David José R.P.; noto come El Adoptato, già noto alle forze dell’ordine per diversi reati come le rapine e con il quale Andrea divideva l’appartamento a Sardina del Sur.
Secondo quanto ricostruito finora, l’omicidio sarebbe arrivato al culmine di una lite. Durante una cena al ristorante David avrebbe accusato Andrea di volerlo “vendere” alla polizia raccontando i suoi loschi affari.
La lite è poi proseguita in casa e degenerata, forse anche a causa di un abuso di droghe. Nell’abitazione poi l’aggressione mortale con ore di botte e sevizie. Insieme al presunto omicida arrestata anche una donna che lo avrebbe aiutato mentre altre sei persone risultano indagate per averlo favorito.