Solo 10 positivi a Montesarchio e 5 a Airola

Redazione
Solo 10 positivi a Montesarchio e 5 a Airola
Solo 10 positivi a Montesarchio e 5 a Airola

Solo 10 positivi a Montesarchio e 5 a Airola. La differenza è sostanziale. I ragazzi che frequentano gli istituti scolastici di Montesarchio ed Airola continuano a svolgere le loro lezioni in presenza. La didattica a distanza per loro continua ad essere un lontano ricordo.

10 a Montesarchio e 5 ad Airola

Prendiamo ad esempio Montesarchio ed Airola, in quanto si tratta dei due paesi della Valle Caudina, che come Cervinara, hanno istituti superiori. Non solo, si tratta degli altri due centri dove esiste il fenomeno della movida.

Ebbene, ad oggi, a Montesarchio si contano dieci positivi mentre ad Airola solo cinque. Una differenza abissale con Cervinara dove siamo arrivati a cento positivi ed il numero continuerà a crescere nelle prossime ore. E, ricordiamo, che tre persone si trovano ricoverate.

A Montesarchio, ci fa sapere il sindaco Franco Damiano l’89% della popolazione si è sottoposta alla prima dose del vaccino, parliamo di 10.522 cittidani. Mentre hanno effettuato la seconda dose 82% della popolazione, ossia. 9.675 cittadini.

” Senza contare, ci dice ancora Damiano, che abbiamo attuato una politica di controlli del green pass per accedere nei locali pubblici e gli stessi hanno orari certi di chiusura notturna. Questo non ci mette al riparo dalla cosiddetta quarta ondata ma noi stiamo cercando di fare il possibile, con la collaborazione dei cittadini, per evitare fasi critiche”.

Già questo spiega la differenza con Cervinara. Lo abbiamo scritto diverse volte prima di entrare in questa maledetta fase critica, nessuno ha controllato. E nessuna autorità ha denunciato questa mancanza di controllo.

La rabbia dei cittadini

Tutto questo continua a fare rabbia. Certo, oggi dobbiamo lavorare tutti insieme per uscire da questa ennesima bolla. Ma ci sono delle responsabilità evidenti. Non solo, il lassismo fa rabbia ai cittadini perbene che hanno rispettato e rispettano le regole. E fa rabbia sapere i danni che la didattica a distanza provocherà ai ragazzi di Cervinara.

Peppino Vaccariello