Uccisa da un’emorrogia a 27 anni

Redazione
Uccisa da un’emorrogia a 27 anni
Uccisa da un'emorrogia a 27 anni

Non ce l’ha fatta Rosa Barbato, la giovane napoletana originaria del quartiere di Secondigliano che da due anni era in coma dopo un’emorragia cerebrale.

Fino all’ultimo la madre ha sperato che la 27enne potesse riprendere conoscenza, aggiornando periodicamente sulle sue condizioni attraverso il profilo Facebook della figlia.

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Alla fine però dopo due anni di battaglie, la giovane si è arresa. Sconvolta la comunità di Secondigliano, dove era conosciutissima. In tanti stanno lasciando un ultimo saluto alla giovane, deceduta in maniera così tragica.

Il malore a Reggio Emilia

Il suo travaglio era iniziato una sera di giugno del 2019, a Reggio Emilia. Rosa si era trasferita da poco per raggiungere il fidanzato Alessandro, anch’egli napoletano. Quella sera, Rosa ebbe un malore improvviso e in pochi istanti perse conoscenza.

Portata subito all’ospedale Franchini di Montecchio Emilia e successivamente all’ospedale Maggiore di Parma, per la giovane la diagnosi fu quella di una profonda emorragia cerebrale, causata da una malformazione genetica.

Decine di interventi chirurgici per tenerla in vita, ma la giovane dal coma non si è mai più risvegliata. Dopo due anni di lotta, alla fine non ha più retto e nelle scorse ore è arrivato il decesso.

I familiari avevano organizzato anche una raccolta fondi per portarla in Austria, ad Innsbruck, per tentare una nuova cura. A gennaio di quest’anno era scomparso anche il padre della giovane: un altro lutto in una famiglia già devastata.

E in molti, alla notizia della morte di Rosa Barbato, hanno pensato proprio al padre di lei: “Ora potrai riabbracciarlo in paradiso”, scrivono tanti amici e conoscenti sui social in queste ore.