Sono un cervinarese!
Sono Cervinarese, con la C maiuscola, ed i miei avi sono carbonari, montanari e contadini. Sono Cervinarese, con la C maiuscola, e due mie fratelli sono in un letto di ospedale perché contagiati dal Covid- 19. Sono Cervinarese, con la C maiuscola, ed il mio cuore batte per loro e per i loro cari.
Solo Dio può sapere le ore terribili che stanno affrontando. Sono Cervinarese, con la C maiuscola, e non lesino critiche al mio paese, sperando sempre che migliori e che possa diventare ancora più bello e caro. Sono Cervinarese, con la C maiuscola, ed ho visto terremoti e alluvioni abbattersi sulla mia gente.
Sono cervinarese, con la C maiuscola, ed ho visto quella gente rialzarsi ed andare avanti. Sono cervinarese, con la C maiuscola, e so che i miei bisnonni, i miei nonni, i miei padri sono partiti per viaggi verso l’ignoto per assicurare un pezzo di pane alle loro famiglie, hanno attraversato oceani ed hanno lottato contro la diffidenza della gente.
Sono Cervinarese, con la C maiuscola, ed ho visto miei concittadini diventare giudici, prefetti, questori, capitani di industria, senatori, scienziati, poeti, scrittori, campioni di calcio, di tennis ed anche di bocce. Sono Cervinarese, con la C maiuscola, ed ho visto dei consigli comunali che non avevano nulla da invidiare ad una seduta parlamentare.
Sono Cervinarese, con la C maiuscola, e conosco uno ad uno i difetti della mia gente. So della divisione, della faziosità, del sospetto e della testa dura. Sono Cervinarse, con la C maiuscola, e conosco anche i loro pregi, il lavoro silenzioso, la solidarietà ed il cuore. Sono Cervinarese, con la C maiuscola, e l’Audax è il mio orgoglio, piazza Trescine e più bella di Place de la Concorde, e via Roma è meglio di Broadway.
Sono Cervinarese, con la C maiuscola, e lo scherzo lo conosco bene e mi hanno insegnato che ci sono cose su cui non si più scherzare. Sono Cervinarese, con la C maiuscola, ed ora il mio paese ha solo bisogno di silenzio e di rispetto.
Pe.Va.
