Sotto il segno della Città Caudina

Redazione
Sotto il segno della Città Caudina
Sotto il segno della Città Caudina

Sotto il segno della Città Caudina. Una strategia unica di espansione turistico- culturale sotto il segno della Città Caudina. Puntare sulle tipicità e promuovere i territori, come un’unica offerta turistica, può rappresentare un volano straordinario per tutta la Valle Caudina.

La visita di Casucci

La strategia emerge con grande chiarezza dall’incontro che l’assessore regionale al turismo ha avuto con i sindaci della Città Caudina dei servizi. Per questo confronto è stato scelto un luogo suggestivo e riconosciuto da tutti, il Museo Nazionale del Sannio Caudino di Montesarchio.

Sotto il segno della Città Caudina

A fare gli onori di casa, il sindaco Franco Damiano, l’assessore alla cultura e al turismo Morena Cecere ed l direttore del Museo Salerno. A nome della Città Caudina ha accolto il rappresentante della giunta De Luca, il presidente dell’Unione dei comuni, il sindaco di Roccabascerana Roberto Del Grosso.

La visita al museo non poteva non conquistare Casucci. Ancora una volta, i tesori costuditi nel castello di Montesarchio hanno rappresentato uno straordinario biglietto da visita per l’intera Valle Caudina. Qualcosa di cui andare veramente orgogliosi.

Oggi più di prima le prospettive di sviluppo turistico per la Valle Caudina diventano sempre più concrete. I tesori artistici e culturali dei borghi, l’ambiente sano ed una vita ancora a misura d’uomo, possono rappresentare la carta vincente.

L’emergenza covid

Senza contare che l’emergenza covid ha dimostrato che la vita nei piccoli centri può risultare  fondamentale per sconfiggere la pandemia.

Tutto questo, però, deve indurre la stessa Città Caudina a serrare i ranghi e a marciare unita verso uno unico obiettivo che deve essere quello di disegnare una unica comunità.

Del resto, l’Unione dei comuni sta per licenziare il documento programmatico. Si tratta dello strumento in grado di articolare il futuro della Valle. Pensando a capisaldi che poi, però, devono essere seguiti da tutti. Ci auguriamo che tutto questo faccia meditare i sindaci della Valle Caudina. Senza una loro conversione non accadrà mai nulla.