Megna e Tinessa elette nel comitato Pari Opportunità dell’ordine degli avvocati

Redazione
Megna e Tinessa elette nel comitato Pari Opportunità dell’ordine degli avvocati

Megna e Tinessa elette nel comitato Pari Opportunità dell’ordine degli avvocati. Sugli scudi due avvocatesse della Valle Caudina. Si tratta di Giovanna Megna di Airola e Milena Tinessa di Montesarchio. Megna e Tinessa risultano elette nel comitato pari opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Benevento ed Ariano Irpino.

I nove membri

Il comitato è formato da nove persone. Questi gli avvocati che risultano eletti, in ordine di preferenze. Giuseppe Arena, Annalisa Pelosi, Giovanni Bonelli, Ilaria Iammarino, Ornella Palmieri, Luigi Marino, Giovanna Megna, Antonio Polcino  e Milena Tinessa.

Valle Caudina: condannato maestro di Cervinara

Il maestro ha abusato dei mezzi di correzione e disciplina.  Un abuso riconosciuto anche dal giudice monocratico del tribunale di Benevento Perrotta che lo ha condannato a tre mesi di reclusione e al pagamento dei danni.

Insegnante di inglese

Protagonista della vicenda un maestro 49enne di Cervinara. L’uomo all’epoca dei fatti insegnava inglese presso la scuola elementare Padre Pio di Airola.  La vicenda risale al 2014 , quando i genitori di sei bimbi, che all’epoca avevano otto anni decidono di denunciare l’insegnate di inglese dei loro figli.

A rappresentare le parti lese gli avvocati Marco Monetti dello Studio Monetti&Associati, Nicola Covino e Annalisa Fucci. A difendere il maestro l’avvocato Vittorio Fucci Junior e Fiorita Luciano.

Secondo le accuse, il 49enne, appena entrato in classe, riferiva a tutti gli alunni che chi avrebbe chiesto di andare in bagno sarebbe stato messo in piedi di fronte al muro.

Passato un poco di tempo, i bambini chiedevano lo stesso di poter andare in bagno. A questo punto, il maestro li faceva mettere in piedi di fronte al muro. Non solo, uno di loro veniva colpito con forte ceffone che cagionava ferita guaribili in sette giorni.

La prima sentenza

Dopo ben sette anni arriva la sentenza di primo grado su questa storia. Una decisione che giunge quando quei bimbi hanno ormai tutti quindici anni. Ma la vicenda non si può dire certo conclusa perché, naturalmente, i legali del maestro ricorreranno in appello. In secondo grado cercheranno di dimostrare la completa estraneità del loro assistito. Mentre gli avvocati dei gentori dei bimbi  ribadiranno le ragioni dei bimbi.

Una sequenza temporale che la dice lunga sullo stato della giustizia nel nostro paese. Sette anni rappresentano un’enormitò sia per le accuse rivolte al maestro. Tantissimo tempo anche per l’ansia di giustizia dei genitori e bimbi. Ed ancora non è finita.