Spara tra la folla durante la sfilata della Nazionale, arrestato 55enne dipendente di Irpiniambiente
Spara tra la folla durante la sfilata della Nazionale, arrestato 55enne dipendente di Irpiniambiente. Nella tarda serata di ieri 23 luglio 2021, ufficiali e agenti del Nucleo Investigativo del Reparto Operativo dei Carabinieri di Avellino, hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere.
Riscontri della Procura
Ad emettere l’ordinanza il Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Avellino, su richiesta della Procura della Repubblica del capoluogo irpino. I carabinieri hanno tratto in arresto un cinquantacinquenne avellinese, dipendente della società “Irpiniambiente”.
I fatti, oggetto del provvedimento restrittivo, risalgono alla notte tra il 6 il 7 luglio scorso, precisamente, aelle ore immediatamente successive alla vittoria della Nazionale di calcio nella partita valida per la semifinale del campionato europeo.
Nel pieno centro di Avellino, e segnatamente in viale Italia nei pressi dell’Istituto Scolastico Solimena, si verificava una sparatoria con plurimi colpi esplosi tra la folla ancora in festa.Il 55enne deve rispondere della commissione di gravi reati. La Procura lo ritiene responsabile di tentato omicidio plurimo e della detenzione e porto illegale di arma da sparo, con a corredo munizionamento cal. 7,65 dall’aumentata micidialità, non vendibile secondo gli ordinari canali commerciali.
Con la complicità di un 17enne
Reati ulteriormente aggravati, perché realizzati avvalendosi del concorso del figlio diciassettenne, anch’egli partecipante all’agguato a mano armata. I Carabinieri e il personale del 118, immediatamente accorsi sul luogo, davano i primi soccorsi alle tre persone risultate attinte dai colpi di pistola.
I feriti risiedono tutti ad Avellino e tra loro risultano legate da vincolo di parentela e frequentazione. I carabinieri hanno constatato quanto accaduto pochi minuti prima e riscontrando la presenza sull’asfalto di bossoli e di tracce di sangue.
A seguito delle tempestive attività di indagine svolte dalla polizia giudiziaria, coordinate sempre dalla Procura della Repubblicao, si addiveniva, sulla scorta anche di filmati, alla identificazione dei responsabili. Ancora oscuro il reale movente scatenante l’efferato fatto di sangue che ha destato non poco sgomento tra la locale popolazione.