Spedizione punitiva  a Cervinara, fermato branco  con mazze e chiavi inglesi

Redazione
Spedizione punitiva  a Cervinara, fermato branco  con mazze e chiavi inglesi
Spedione punitiva a Cervinara, fermato branco con mazze e chiavi inglesi

Spedizione punitiva  a Cervinara, fermato branco  con mazze e chiavi inglesi. Doveva essere una spedizione punitiva in piena regola. Una ritorsione per farla pagare a qualcuno che in precedenza, forse, aveva maltrattato o picchiato uno di loro.

Offesa da lavare con il sangue

Un’offesa da lavare con il sangue, con una ritorsione per far capire che certe persone non si possono toccare. Una dimostrazione di forza da mettere in pratica davanti a tutti, proprio per ribadire il concetto della supremazia.

Cervinara

Si è rischiato davvero grosso ieri sera a Cervinara. Si dirigevano in via Roma, armati di mazze, chiavi inglesi e strumenti che si usano per le arti marziali. Volevano farla a qualcuno, sembravano decisi a tutto.

Agenti di polizia

Ma gli occhi esperti degli agenti del commissariato di polizia di Cervinara, in servizio nelle strade della movida, li hanno subito individuati. Li hanno fermati  per un controllo e li hanno trovati armati di tutto punto.

Branco

A comporre il branco quattro giovani, ma solo due di loro avevano addosso questo armamentario da guerriglia e da picchiatori. Si tratta di un ragazzo di Maddaloni e di uno di Sant’Agata dei Goti.

Commissariato

Gli agenti del commissariato, diretto da Michele Lauretano, hanno sequestrato questi attrezzi. Ed i due sono stati deferiti in stato di libertà. Un intervento tempestivo e preventivo che ha evitato che potesse avvenire qualcosa di  Grave.

Movida violenta

Il fenomeno della movida violenta sta assumendo caratteristiche molte serie anche dalle nostre parti. Capita che i ragazzi si affrontano e se le danno di santa ragione per delle sciocchezze. Purtroppo, non sempre, si registra l’intervento preventivo delle forze dell’ordine.

Spedizione punitiva  a Cervinara, fermato branco  con mazze e chiavi inglesi

Stavolta è andato tutto bene, ma anche in Valle Caudina bisognerebbe interrogarsi su ciò che sta succedendo. Su alcuni aspetti che riguardano una vera e propria cultura della violenza. Bisogna farlo prima che sia troppo tardi.