Strade oericolose, 4 morti e 5 feriti in meno di 24 ore
Strade oericolose, 4 morti e 5 feriti in meno di 24 ore. Quattro morti e cinque feriti in meno di 24 ore, questo il tragico bilancio che si è verificato sulle strade siciliane. I drammi si sono consumato tra Catania e Palermo e due dei cinque feriti sarebbero in condizioni gravi.
I primi a perdere la vita sono stati una madre e il figlio di 20 anni che nella notte sono deceduti a Piedimonte Etneo. Poi, nel pomeriggio di ieri, lunedì 6 febbraio, un uomo e una donna sono morti dopo che la loro macchina si è schiantata contro un muro prima di ribaltarsi sulla A20. Quattro giovani sono rimasti feriti in un incidente stradale a Fiumefreddo.
La prima tragedia
La scorsa notte a Piedimonte Etneo, al bivio per San Gerardo, sulla statale 120, Sabrina Pagano e il figlio Samuel Cavallaro, 20 anni, hanno perso la vita nello scontro tra la loro Fiat 600 e una Volkswagen Golf.
L’autista della seconda vettura coinvolta, una Volkswagen Golf, un 25enne, è ricoverato nell’ospedale di Giarre, ma non sarebbe in pericolo di vita. Come reso noto dai Vigili del fuoco intervenuti sul posto, l’impatto è stato molto forte e uno dei due veicoli ha preso fuoco.
Il conducente della Golf, un venticinquenne, è ricoverato in gravi condizioni. La Procura della Repubblica di Catania ha aperto un’inchiesta.
Il secondo incidente mortale
Nel pomeriggio di oggi, sull’autostrada A20 Messina-Palermo, una Seat Cupra Formentor è finita contro un muro, prima di ribaltarsi, provocando la morte di un uomo e una donna. L’incidente è avvenuto sulla corsia in direzione Palermo, al km 16.900.
Grave una 19enne
Quattro giovani, invece, sono rimasti feriti, una in modo grave, in un incidente a Fiumefreddo di Sicilia, in provincia di Catania, che ha coinvolto due auto. Una 19enne è ricoverata con la prognosi riservata al Policlinico di Catania.
La giovane era alla guida di una Citroen C3 che si è scontrata con un’Audi A1. Altri tre ventenni sono stati medicati e dimessi dagli ospedali Cannizzaro di Catania, Sant’Isidoro di Giarre e San Vincenzo di Taormina.