Sui Gal naufraga l’Unione dei Comuni caudini

Il Caudino
Sui Gal naufraga l’Unione dei Comuni caudini
296 i positivi in Valle Caudina

Per l’unità della Valle bisogna ancora aspettare. Almeno la prossima programmazione dei fondi europei.
Perché, si sa: quando si tratta di soldi non bisogna tenere conto delle esigenze del territorio ma rispondere “indicazioni” che arrivano dall’alto, magari dalla Provincia o dalla Regione che nulla sa della Valle Caudina.
La Valle è un territorio uniforme che una burocrazia ottusa e una popolazione indifferente ha diviso in due: da un lato la provincia di Benevento e dall’altro quella di Avellino.
Per superare queste divisioni, due anni fa si realizzò l’Unione dei Comuni della Valle Caudina. L’obiettivo era, finalmente, ragionare anche in termini politici come un territorio unico. Cosa, tra l’altro, cosi evidente da essere ridicola da sottolineare.
L’Unione si è costituita, qualche passo avanti è stato fatto ma sulle decisioni importanti siamo ancora all’anno zero.
Basti pensare, ad esempio, alla questione Gruppo di Azione Locale. Il “Gal” è un consorzio sovracomunale previsto dalla programmazione dei fondi europei per aiutare lo sviluppo agricolo e rurale delle aree.
In Valle Caudina, manco a parlarne, ne esistono due: il Gal Partenio (per il lato irpino) e il Gal Taburno (per quello sannita).
Per amore di verità bisogna ricordare che all’inizio ne era uno solo che comprendeva tutto il territorio. Poi i soliti calcoli politici ne hanno decretato la separazione.
Con la nuova programmazione europea si poteva presentare la proposta di finanziamento di un unico Gal, cosa tra l’altro progettata anche dai due primi presidenti dell’Unione dei Comuni. Poi, per ragioni che nessuno ha spiegato, ogni singolo paese ha scelto di andare per fatti suoi. Cervinara ha aderito al progetto del Gal Partenio, Montesarchio e Airola a quello del Gal Taburno.
Perché è accaduto questo? Come mai l’Unione dei Comuni caudini non ha presentato una proposta di Gal unico per l’intera valle?
Qualcuno dirà: sarebbe stato inutile, visto che l’orientamento regionale è per la diminuzione del numero dei Gal.
Ma non era opportuno dare un segnale a tutta la Valle?