Terremoto all’asl,12 arresti,6 misure interdittive e 48 indagati

Redazione
Terremoto all’asl,12 arresti,6 misure interdittive e 48 indagati
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Terremoto all’asl,12 arresti,6 misure interdittive e 48 indagati. Questa mattina, nell’ambito di articolate indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Napoli Nord, i Carabinieri del N.A.S. di Caserta hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare.

12 arresti e 6 misure interdittive

Ad emettere l’ordinanza il GIP presso il Tribunale di Napoli Nord, nei confronti di 18 persone. 12 si trovano agli arresti domiciliari, 6,invece, hanno avuto misure interdittive.

Si tratta di persone residenti  nella provincia di Caserta. Vengono accusate, a  di associazione per delinquere, falso, ricettazione, truffa e corruzione, turbata libertà degli incanti, traffico illecito d’influenze ed altro.

I carabinieri hanno anche eseguito  un provvedimento di sequestro preventivo di beni, per la somma complessiva di circa 1.580.000,00 Euro, nei confronti di 48 indagati.

L’indagine trae origine da una segnalazione, inviata ai Carabinieri del N.A.S. di Caserta da parte dell’A.S.L., riguardante anomalie nell’utilizzo del sistema informatico interno.

In modo particolare si segnalava la  gestione delle presenze, da parte di un dipendente che ne aveva accesso per la propria funzione di coordinatore amministrativo aziendale.

Le prime attività investigative hanno permesso di raccogliere gravi indizi, anche grazie alle risultanze delle complesse attività tecniche.

Gli approfondimenti hanno rilevato  una serie di illeciti allontanamenti dal servizio da parte di 22 soggetti, dipendenti dell’ASL di Caserta, per i quali, in data 25.11.2020, è già stata eseguita un’ordinanza cautelare per l’applicazione di misure interdittive, emessa dalla medesima A.G., per truffa ai danni dell’ASL.

Le indagini ed i nuovi rilievi

Le indagini, però, hanno portato a nuovi ed importanti rilievi. I carabinieri hanno usato  intercettazioni delle conversazioni telefoniche ed ambientali.

Ma soprattutto hanno acquisito  migliaia di atti aziendali e delle imprese accreditate. Grazie a questo materiale,  hanno potuto e evidenziare ipotesi delittuose nei confronti di 79 persone finalizzate alla turbata libertà degli incanti.

Venivano affidati a poche ditte compiacenti, i lavori di adeguamento e ristrutturazione di locali aziendali gestiti direttamente dal DSM, in cambio di somme di danaro e regalie varie.

Cosa ancor più grave, gli investigatori hanno  rilevato  serie di falsi ed abusi, in ordine alla gestione di pazienti con patologie psichiatriche. Questi pazienti venivano affidati a strutture esterne convenzionate (cogestori) senza alcuna valutazione del piano terapeutico riabilitativo da parte del competente organo specialistico.