Trasporti in Valle Caudina: umiliante via Crucis

Redazione
Trasporti in Valle Caudina: umiliante via Crucis

Valle Caudina. E’ facile parafrasare Eduardo è dire che per i pendolari caudini, i disagi non finiscono mai. Raggiungere Benevento, Napoli o Avellino, con i mezzi pubblici continua ad essere complicato e dispendioso. Della vicenda dei treni su queste colonne abbiamo parlato e denunciato tante volte. Quella che potrebbe essere una sorta di metropolitana per unire Napoli alla Valle e a Benevento diventa, ogni giorno che passa, una linea sempre più fatiscente. I vagoni sono insufficienti per trasportare i viaggiatori e chi sale in una stazione della Valle Caudina sa bene che dovrà fare in piedi il viaggio sino a Napoli. Eppure i nostri viaggiatori pagano come tutti gli altri. Come se non bastasse i ritardi sono garantiti. Per raggiungere il capoluogo partenopeo o per tornare si impiegava meno dieci o venti anni fa. Alla faccia dell’alta velocità. Ora, però, il nuovo sistema tariffario colpisce anche i pendolari che viaggino sugli autobus, per lo più studenti. Da due mesi non è più possibile sottoscrivere abbonamenti sulle linee dell’Eav bus. Si può fare solo il biglietto e bisogna pagare il conducente. Naturalmente anche questa circostanza genera ritardi a non finire, ma soprattutto c’è un aggravio economico non indifferente. Per arrivare sino a Benevento, ad esempio, uno studente, ogni giorno deve pagare 2 euro ed 80 centesimi, ossia, 16 euro e rotti la settimana, che fanno oltre 64 euro al mese. Le proteste come sempre sono inutili, nessuno sente e nessuno vuol sentire. Il costo, però, è un ulteriore aggravio per le famiglie che cercano, comunque, di dare una istruzione ai loro figli.