Truffa alle assicurazioni con falsi incidenti stradali, ai domiciliari anche un avvocato
135 persone coinvolte

Truffa alle assicurazioni con falsi incidenti stradali, ai domiciliari anche un avvocato. Avvocati, periti, medici, e, naturalmente, una folla di “vittime”, tali soltanto sulla carta: una organizzazione ben rodata, nella quale ognuno aveva il proprio ruolo, quella ricostruita dalla Procura di Avellino con una inchiesta sulle truffe e su un sistema che, tramite falsi incidenti, avrebbe frodato numerose assicurazioni ottenendo risarcimenti per parecchie migliaia di euro.
Le indagini, avviate nel 2020 dal commissariato di Polizia di Stato di Lauro (Avellino), diretto dal vice questore Elio Iannuzzi, hanno portato alla ordinanza del gip del Tribunale di Avellino, Mauro Trigli: arresti domiciliari per tre persone, tra cui un avvocato.
Complessivamente gli indagati sono 135, la Procura aveva chiesto al gip la misura cautelare in carcere per 11 persone; i tre per i quali sono stati disposti i domiciliari sono residenti nei comuni di Quindici e di Taurano, nell’Avellinese.
Uno tra gli indagati aveva incassato risarcimenti per otto falsi incidenti consecutivi; tra questi c’era il danneggiamento subite da barche, mentre, nei mesi invernali, venivano trasferite su bisarche in capannoni di campagna.
Le indagini, svolte dalla Polizia di Stato e coordinate dalla Procura irpina (guidata da Domenico Airoma), hanno permesso di ricostruire centinaia di falsi incidenti; le pratiche, secondo quanto ricostruito, venivano istruite grazie alla compiacenza di medici, periti e avvocati, che avrebbero ricoperto un ruolo chiave nella commissione delle truffe, delle quali sarebbero stati consapevoli: le compagnie assicurative sarebbero state infatti frodate con certificati medici e perizie.