Truffa da 7 milioni di euro, direttore di banca indagato

Redazione
Truffa da 7 milioni di euro, direttore di banca indagato
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Truffa da 7 milioni di euro, direttore di banca indagato. Le indagini erano partite il 12 aprile del 2018, quando un uomo si era presentato in un ufficio postale per incassare con documenti falsi un assegno da 100mila euro. E si sono chiuse cinque anni dopo, con la misura cautelare per 8 persone: avrebbero messo in piedi una organizzazione che, con complici in banche e uffici postali, avrebbe intercettato, falsificato e incassato assegni circolari e bancari inviati per posta per un totale di 7 milioni di euro. Lo scrive Napoli Fanpage.

I primi arresti

I primi arresti erano arrivati nel 2018 e nel 2019, erano finiti in manette diversi affiliati allo stesso gruppo criminale, rintracciati in varie città italiane. Dal prosieguo delle indagini è emersa l’esistenza di una organizzazione che, con base operativa nell’area del Nolano, era specializzata nella sottrazione, nella clonazione o falsificazione degli assegni circolari, con successivo incasso.

Gli assegni venivano versati dai “cambiatori” su conti correnti che venivano aperti ad hoc in istituti in tutta Italia, con la complicità di dipendenti di uffici postali e bancari, e poi rapidamente prosciugati nel giro di pochi giorni con prelievi, bonifici verso conti correnti di società e ricariche Postepay, con l’apporto causale e il concorso di dipendenti di uffici postali e bancari.

Il provvedimento, emesso il 21 luglio scorso dal gip del Tribunale di Nola, è stato eseguito oggi dalla Polizia di Stato; arriva a seguito delle indagini svolte dalla Squadra Investigativa del commissariato di Nola col supporto della Squadra Mobile della Questura di Napoli e del compartimento della Polizia Postale Campania, sotto il coordinamento della Procura di Nola.

Le accuse sono, a vario titolo, di associazione per delinquere, per essersi associati allo scopo di commettere i delitti di truffa, riciclaggio, sostituzione di persona e fabbricazione di documenti di identificazione falsi.

Le misure cautelari

Quattro degli indagati sono stati sottoposti agli arresti domiciliari, due all’obbligo di dimore nel comune di residenza e uno all’obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria; per l’ottavo, un direttore di banca, è stato disposto il divieto per un anno di svolgere attività professionali nel settore bancario e dell’intermediazione immobiliare e di ricoprire uffici direttivi nell’ambito delle persone giuridiche e delle imprese operanti in quel settore.

Gli otto indagati sono inoltre destinatari di sequestri preventivi di denaro e di beni per l’ammontare di 750mila euro. Complessivamente nell’indagine risultano indagate altre 15 persone.