Truffa di 30mila euro sui medicinali svizzeri

Bisogna stare sempre molto attenti perchè lvengoo trovati sempre modi nuovi per truffare

Redazione
Truffa di 30mila euro sui medicinali svizzeri

Truffa di 30mila euro sui medicinali svizzeri. I Carabinieri della Stazione di Montella hanno deferito in stato di libertà il responsabile commerciale e amministratore delegato di una società di diritto svizzero, con sede legale a Lucerna (CH), ritenuti responsabili del reato di truffa.

L’attività investigativa trae origine dalla denuncia presentata da un 51enne del posto, imprenditore e incensurato, che, nel mese di aprile, aveva effettuato un bonifico estero di circa 30mila euro, quale acconto per l’acquisto di specialità medicinali, secondo quanto concordato con i referenti della citata società.

Nonostante l’avvenuto pagamento, la merce non è mai stata spedita, né tantomeno l’importo è stato restituito, inducendo la vittima a rivolgersi ai Carabinieri, i quali a seguito di preliminari accertamenti hanno informato la competente Autorità Giudiziaria e deferito i truffatori.

Il Comando Provinciale dei Carabinieri di Avellino ricorda ancora una volta i consigli riportati con l’iniziativa “Difenditi dalle truffe”, principalmente rivolta agli anziani, potenziali vittime di raggiri, ma anche a tutti gli operatori pubblici e privati, reti parentali o amicali che, venendo a contatto con persone anziane a vario titolo, possono assumere un ruolo nella prevenzione e nella tutela nei confronti di questa categoria di persone.

È importante saper riconoscere le situazioni più a rischio, conoscere gli elementi che possono far pensare che sia in atto un tentativo di truffa e, di conseguenza, i comportamenti da assumere. Spesso è la condizione di solitudine della persona che favorisce i truffatori: le persone anziane con pochi amici e scarse relazioni sociali, con minore prontezza di riflessi o minor conoscenza dei fenomeni di truffa, possono essere ingannate con maggiore facilità.

Prestare attenzione se qualcuno telefona, invia un messaggio o si presenta a casa, chiedendo del denaro o oggetti preziosi per pagare urgenti acquisti, debiti o fantomatiche cauzioni, con la scusa che lo ha mandato un parente: in tal caso rinviare l’appuntamento e contattare il familiare interessato, segnalando immediatamente ogni situazione sospetta al “112” o al più vicino Coman