Truffe alle assicurazioni, i carabinieri incastrano una donna e un uomo
Truffe alle assicurazioni, i carabinieri incastrano una donna e un uomo. Nella serata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Pietrastornina hanno tratto in arresto una quarantenne della provincia di Caserta.
A raggiungere la donna un’esecuzione di un Ordine di carcerazione emesso in applicazione di sentenza definitiva da parte della Corte d’Appello di Napoli per il reato di Estorsione in concorso. I fatti sono stati commessi nel casertano alcuni anni fa. .
Successivamente alle formalità di rito l’arrestata, già detenuta ai domiciliari, è stata tradotta presso la Casa Circondariale di Santa Maria Capua Vetere.
Finto broker
I Carabinieri del Comando Provinciale di Avellino hanno deferito all’Autorità Giudiziaria numerosi soggetti ritenuti responsabili del reato di truffa.
Questa volta l’attività d’indagine, avviata dai Carabinieri della Stazione di Montella, prende spunto dalla denuncia sporta da un cittadino. L’uomo doveva assicurare il suo scooter. E veniva attratto dal prezzo oltremodo conveniente di una polizza pubblicizzata su internet.
Non esitava quindi a richiedere un preventivo. Ignaro del raggiro in cui sarebbe incappato, effettuava il pagamento del premio di circa 250 euro, mediante bonifico bancario.
Quindi, ricevuta la documentazione via mail, tramite un’applicazione dello smartphone, appurava che in effetti lo scooter non risultava assicurato.
Per cui contattava telefonicamente il sedicente broker assicurativo che, adducendo ad un mancato aggiornamento dell’app utilizzata, gli garantiva l’effettiva copertura del mezzo.
Un uomo e una donna
Atteso vanamente alcuni giorni, tentava di ricontattare l’assicuratore che si rendeva irreperibile sui contatti forniti. Solo a questo punto non aveva più alcun dubbio del raggiro in cui era incappato e non esitava a sporgere denuncia.
Le indagini condotte dai Carabinieri hanno consentito di risalire all’identità dei 2 presunti responsabili: si tratta di un 40enne ed una 53enne, entrambi residenti in provincia di Napoli e già noti alle forze dell’ordine.
Alla luce delle evidenze emerse, a carico dei predetti è dunque scattata la denuncia in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria.