Tutta la Valle Caudina sommersa dall’acqua

Redazione
Tutta la Valle Caudina sommersa dall’acqua
Valle Caudina: primo fine settimana di dicembre con freddo e forti piogge

Tutta la Valle Caudina sommersa dall’acqua. Non sono semplici temporali estivi. Sembrano dei veri e propri tifoni equatoriali. All’improvviso il cielo diventa nero come la pece, fulmini squarciano le nuvole e si abbattono poco lontano dalle case. E poi comincia a piovere in modo così intenso che, nel giro di pochissimi minuti l’impianto fognario va in tilt e le strade diventano fiumi.

Temporali e Valle Caudina

Una situazione che interessa l’intera Valle Caudina. Da circa due ore si alternano temporali fortissimi che preoccupano e non poco l’intera zona. Al momento non si registrano feriti ma la situazione è da piena emergenza. I fulmini violentissimi in alcune zone hanno fatto saltare la corrente elettrica. Ci segnalano diverse situazioni del genere a Cervinara, Rotondi e Bonea.

Montesarchio ed Airola stanno facendo i conti con diversi allagamenti. Il centralino telefonico dei vigili del fuoco di Avellino e Benevento sembra impazzito per le numerose richieste di aiuto. Al momento, fortunatamente, non si registra alcun ferito.

Purtroppo, gran parte della viabilità sta andando in tilt. Diversi tratti della strada statale Appia risultano allagati e così anche le scorrimento veloce fondo Valle Isclero e Paolisi- Roccabascerana. I sindaci della Valle chiedono ai cittadini di non uscire di casa. La situazione è di piena emergenza perchjè gran parte dei tombini  delle strade sono saltati. Il timore è che qualche auto possa restare impantanata.

Attenzione ai monti

Senza contare che comuni come Rotondi, Cervinara, San Martino Valle Caudina devono riporre grande attenzione alla situazione in montagna. In queste condizioni si potrebbero sviluppare  eventi franosi che potrebbe provocare danni ancora più seri.  Purtroppo, la pioggia non accenna a diminuire.e continua a produrre pericoli.

Si tratta certamente di un evento eccezionale ma questa vicenda non fa altro che denunciare ancora una volta l’estrema fragilità dei nostri tessuti urbanistici rispetto ai cambiamenti climatici che sono sempre più aggressivi.