Ucraina, l’eco della guerra arriva in Valle Caudina
Sono tante, fanno sacrifici e adempiono un lavoro che pochi, nonostante la crisi vogliono fare. Hanno lasciato la loro patria in cerca di fortuna ma ora sono preoccupate più che mai perché il loro Paese è già in guerra.
Parliamo delle badanti ucraine che, in Valle Caudina, costituiscono una comunità molto numerosa.
Vivono nelle famiglie dei cittadini e aiutano chi più ha bisogno. Molti dei loro guadagni vengono rimessi in patria per aiutare i loro cari e a loro non resta che fare tanti sacrifici.
Non ci sono numeri ufficiali sui cittadini ucraini presenti nei quattordici paesi della Valle. Secondo alcune indagini, però, quella ucraina in Campania è la comunità più numerosa, seguita dagli immigrati del Marocco.
“Non riusciamo a capire – spiega Vladimir cittadino ucraino che vive a Montesarchio con la moglie – per quale motivo la Russia abbia deciso questo atto di ostilità. Siamo molto preoccupati per i nostri cari”.
Chiedono aiuto anche all’Italia, affinchè non lasci Kiev da sola in mano alle truppe russe. Non parlano molto volentieri di ciò che sta avvenendo nella loro terra di origine, eppure sono ansiosi di sapere notizie, di capire cosa potrà succedere. Sono in molti, poi, coloro che si informano per cercare di capire come fare per portare in Italia i loro parenti e strapparli alla imminente guerra.
“E’ un Paese sfortunato il nostro, ma tanto ricco di amore”, dice una signora con il tipico fazzoletto in testa mentre passeggia con una persona anziana. “Il nostro destino è nelle mani di Dio”, dice sconsolata. Ma anche nelle mani dei signori della guerra, aggiungiamo noi…