Un cervinarese al Cern di Ginevra
Un cervinarese al Cern di Ginevra. Luigi Marchese è un giovane ricercatore che lavora al Consiglio europeo di ricerca nucleare – il famoso CERN – con brillanti risultati.
Un curriculum da incorniciare
Ha frequentato la scuola media al De Sanctis di Cervinara e si è diplomato, poi, al liceo Scientifico Fermi di Montesarchio. Ha conseguito la laurea triennale in Fisica all’università Federico II con un progetto sulle onde gravitazionali presso il laboratorio LIGO del Caltech, California Institute of Technology.
Vanta la laurea magistrale in Fisica, curriculum in Fisica Subnucleare e Astroparticellare, presso la stessa università con un progetto svolto all’INFN, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, di Bologna e al Fermilab, Fermi National Accelerator Laboratory.
E’ stato visiting scientist presso il Fermilab per poi trasferirsi in Inghilterra, dove ha conseguito un dottorato in fisica delle particelle presso l’Università di Oxford con un progetto di ricerca presso il CERN, l’organizzazione europea per la ricerca nucleare. Ora lavora al CERN di Ginevra ed è ricercatore presso il politecnico federale di Zurigo, ETH Zürich.
Per i suoi studi ha ricevuto diversi riconoscimenti, fra cui il Denys Wilkinson Award come miglior dottorando del dipartimento di fisica delle particelle di Oxford nel 2016.Luigi ha accettato di rispondere di buon grado a qualche nostra domanda.
L’intervista
D: Puoi dirci qualcosa sulla ricerca per la quale hai vinto il premio 2020 ATLAS Thesis Award?
R: Il mio progetto di ricerca per il dottorato con l’università di Oxford riguardava principalmente il bosone di Higgs, una particella molto speciale.
Si ritiene infatti che questa particella abbia avuto un ruolo cruciale nell’evoluzione dell’Universo, subito dopo il Big Bang. Fornisce massa a tutti i costituenti fondamentali della materia, e quindi, a tutto ciò che sappiamo avere massa nell’Universo.
È in pratica la risposta alle nostre domande sull’origine della massa. Nel 2012 le due collaborazioni del CERN, ATLAS e CMS, hanno annunciato l’osservazione di una particella compatibile con il bosone di Higgs.
Tuttavia, il bosone di Higgs è una particella instabile, decade disintegrandosi in altre particelle. La velocità con cui decade è una caratteristica della particella. Si prevede che il bosone di Higgs impieghi solo 10-22 s per decadere. Con la mia ricerca ho effettuato una delle due misure più precise di una proprietà direttamente legata a questo intervallo di tempo
D: Com’è la vita di un fisico?
R: Sicuramente è un mestiere molto stimolante, sia che si tratti di capire come due buchi neri possano fondersi in un nuovo buco nero producendo onde gravitazionali, sia che si tratti di comprendere come il bosone di Higgs possa dare massa ai costituenti fondamentali.
LA capacità di superare i limiti
La parte che mi affascina di più è la nostra capacità di superare dei limiti che fino a ieri ritenevamo irraggiungibili. Richiede molto lavoro e impegno, è innegabile. Selezionare un evento “giusto”, cioè un evento in cui dallo scontro di protoni di alta energia si sia formata una particella di Higgs, è come cercare una foto con certe sfumature su un catalogo di circa 10 miliardi di foto molto simili.
D: Cosa ti sentiresti di dire ad un giovane studente di Cervinara appassionato di scienza?
R: Segui le tue aspirazioni, studia per crearti delle basi solide. In questo momento il tuo impegno maggiore è studiare. Credimi, crescendo bisognerà trovare il tempo per studiare fra mille altre cose. È questo il regalo migliore che tu possa fare al futuro professionista che diventerai, qualunque sarà l’ambito che sceglierai. Nello specifico, studiare fisica ha letteralmente cambiato la mia percezione del mondo.