Unione: da oggi torniamo ad essere caudini e non irpini o sanniti

Il Caudino
Unione: da oggi torniamo ad essere caudini e non irpini o sanniti
Una bella foto di gruppo

Montesarchio. Entusiasmo e speranza si respiravano forti, questa mattina, nella sala conferenze del museo nazionale del Sannio Caudino a Montesarchio. Entusiasmo per aver finalmente siglato l’atto di nascita dell’Unione dei Comuni della Città Caudina. Lo hanno firmato, Michele Napoletano, Salvatore Paradiso, Filuccio Tangredi, Franco Damiano, Fabio D’Alessio, Saverio Russo, Antonio Russo e Pasquale Ricci, rispettivamente, sindaci di Airola, Bonea, Cervinara, Montesarchio, Pannarano, Roccabascerana, Rotondi e San Martino Valle Caudina. Lo hanno firmato, vincendo vecchi campanilismi, confrontandosi, anche aspramente, ma capendo che mettersi insieme è una necessità storica. Una necessità che crea anche la speranza. La speranza che la Valle Caudina possa muoversi come un unico soggetto, lavorare insieme per creare uno sviluppo comune che tenga conto delle singole peculiarità. Stiamo parlando di una Unione che supera i 50 mila abitanti, ossia si mette in competizione con i capoluoghi di provincia, Avellino e Benevento. Una realtà che si trova compresa tra due parchi regionale naturali, il Taburno ed il Partenio, che dista appena 40 minuti dalla città più grande ed importante del Mezzogiorno di Italia. Una terra che ha un ambiente naturale intatto, un patrimonio storico ed artistico da scoprire e valorizzare, sani valori ed è abitata da gente laboriosa e geniale. Tutti motivi di grande orgoglio che, però , non sono stati mai veramente sfruttati. La divisione della Valle, in due province, in due Asl, ha fatto sempre e solo il gioco del politici beneventani ed avellinesi. Solo a loro ha sempre giovato questa assurda situazione. Ma, da oggi, quattro ottobre, giorno in cui si celebra San Francesco, patrono di Italia, la musica sembra che sita per cambiare. Si suona altro e gli strumentisti sono caudini. Da qui anche la responsabilità che proprio oggi si sono assunti gli otto sindaci, che stanno per diventare dieci, in quanto, a breve, all’Unione aderiranno anche Arpaia e Moiano. Una responsabilità che li costringerà a restare uniti. Mai potranno mettere in dubbio questo sodalizio, anzi, dovranno lavorare affinché si vada anche oltre. E dovranno lavorare da subito perché, dovranno affrontare la programmazione dei fondi strutturali europei, dovranno mettere insieme i servizi e razionalizzarli. E soprattutto dovranno lavorare e lavorare sodo per creare una cultura caudina. Far sentire tutti i cittadini di questi dieci comuni, orgogliosi di essere caudini. (guarda qui la photogallery dell’evento)

Peppino Vaccariello