Uomo investito da un treno
Uomo investito da un treno. La linea Roma-Napoli via Formia è stata interrotta questa mattina in prossimità di Priverno Fossanova dopo che è stato ritrovato il cadavere di una persona investita sui binari.
Al momento sono in corso gli accertamenti dell’autorità giudiziaria, non è noto quando il traffico potrà tornare alla normalità. “Il traffico è sospeso tra Latina e Monte San Biagio – dichiara Trenitalia in una nota – ed è in corso la riprogrammazione dell’offerta commerciale.
Intanto i convogli diretti a Napoli, da Roma, passano via Cassino con un maggior tempo di percorrenza fino a 120 minuti. I passeggeri in partenza da Roma e diretti a Latina possono utilizzare i primi treni utili a cura del personale di Assistenza clienti di Trenitalia.
Sono stati attivati i servizi di smart caring e quello sostitutivo con bus per i collegamenti regionali tra Latina e Monte San Biagio”. Disagi che, si spera, di risolvere nel prosieguo della mattinata.
Cadavere sui binari della Roma-Napoli: indagini in corso
Non è al momento nota l’identità della persona che è stata trovata sui binari della Roma-Napoli. Sul posto, i carabinieri della locale stazione per i rilievi del caso. Sembra che la persona sia stata trovata quando era già morta e che quindi sia stata investita in un momento precedente al rinvenimento del cadavere.
Da accertare se il decesso sia stato causato da un tragico incidente o se quello della vittima sia stato un gesto volontario. Saranno i carabinieri, dopo aver concluso i rilievi, a far luce su cos’è accaduto e ricostruire gli ultimi istanti di vita della persona deceduta.
Ucciso a coltellate dal figlio di 18 anni: “Marco si rifiutava di dargli i soldi per la droga”
Marco Svezia, 53 anni, ha tentato di chiedere aiuto mentre il figlio di 18 anni lo accoltellava dentro la loro abitazione. Portiere in un condominio di via Liburni a San Lorenzo dove abitava e lavorava da trent’anni.
L’uomo da mesi combatteva contro il ragazzo che, con problemi di tossicodipendenza, aveva scelto di lasciare la comunità dove stava tentando di disintossicarsi. Da quanto era tornato era ricominciati i litigi, anche violenti, perché il ragazzo aveva ricominciato con gli stupefacenti e aveva sempre bisogno di soldi.
Dolore e rabbia
Per tutto il pomeriggio la processione di amici e familiari, è uno strazio di dolore, rabbia, sconcerto per quanto accaduto. C’è il fratello maggiore di Daniele che urla e piange, sorretto da alcuni amici.
I passanti hanno avvertito le forze dell’ordine capendo che una tragedia si stava consumando dietro le grate dell’abitazione pianterreno, ma quando gli agenti hanno fatto irruzione sfondando la porta ormai per l’uomo non c’era più niente da fare.
Riverso in terra in una pozza di sangue era ormai morto. Gli agenti però hanno trovato il ragazzo ancora con l’arma in mano in bagno, gravemente ferito aveva rivolto il coltello contro di sé tentando di togliersi la vita.
Daniele, questo il nome del giovane, è stato soccorso dal personale del 118 e trasportato in ospedale. In arresto per omicidio rimane piantonato in ospedale, le sue condizioni sono gravi e la prognosi rimane riservata.