Uomo muore soffocato nel tombino, trovato a testa in giù

Redazione
Uomo muore soffocato nel tombino, trovato a testa in giù
Uomo muore soffocato nel tombino, trovato a testa in giù

Uomo muore soffocato nel tombino, trovato a testa in giù. Una storia assurda e macabra. Il corpo di un uomo di 55 anni, morto per soffocamento, è stato trovato la notte scorsa con mezzo busto dentro a un tombino e le gambe allungate sulla strada.Il fatto è accaduto alle ore 3.30 in via Palestro, a Padova.

A fare il ritrovamento è stata una guardia giurata, che ha chiamato subito la Polizia di Stato. La vittima è Salvatore Masia, era originario di Sassari e pare che avesse perso qualcosa dentro al tombino.

Forse in preda all’alcol, dopo aver tolto il coperchio in ghisa si è messo a cercare qualcosa, rimanendo incastrato nel tombino per poi soffocare a causa della fanghiglia. Il corpo è a disposizione dell’Autorità giudiziaria, sul caso indaga la squadra Volante della polizia.

Il no vax morto dopo le cure al telefono, indagato il medico che lo aveva in carico

La Procura di Ferrara ha iscritto nel registro degli indagati Alberto Dallari, il medico di Reggio Emilia che ha preso in carico il paziente ferrarese morto per Covid che inizialmente era stato curato via telefono e via mail.

Le condizioni del 68enne, non vaccinato, si sono poi aggravate costringendolo al ricovero in ospedale. Le ipotesi accusatorie nei confronti del dottor Dallari, che è in pensione e ha lavorato come volontario, sono colpa medica e omissione di soccorso.

Il pm Ciro Alberto Savino attende ora ulteriori risposte sulla vicenda dall’autopsia, in programma domani (mercoledì) a Padova. La Squadra mobile della polizia di Reggio Emilia ha sequestrato al medico pc e telefoni per ricostruire tutti i contatti avuti con il paziente.

L’indagine cercherà anche di far luce sul coinvolgimento dell’associazione Ippocrate.org a cui il medico è legato. Associazione protagonista di un convegno in Senato – organizzato grazie ad alcuni parlamentari leghisti – sulle cure domiciliari che aveva scatenato una vera e propria bufera.

Secondo l’associazione il Covid è curabilissimo con l’idrossiclorochina, un antiparassitario per cavalli come l’ivermectina, tutti farmaci sconsigliati e mai autorizzati dalle autorità regolatorie.

Ippocrate.org consiglia anche cortisone ed eparina, farmaci già utilizzati da tempo per alcune tipologie di pazienti contro il Covid. Ma che non bastano a curare il dovid – 19.