Valle Caudina 118: ancora irrisolto il nodo dei codici rossi

Il Caudino
Valle Caudina 118: ancora irrisolto il nodo dei codici rossi

Valle Caudina. La presidente del consiglio regionale della Campania Rosetta D’Amelio si era impegnata, non solo in campagna elettorale, a risolvere la questione del 118 che riguarda i cittadini della Valle Caudina irpina. Un argomento che trattiamo sempre sul nostro giornale che è una vera e propria ingiustizia e che mette in pericolo la salute delle persone. Ricapitoliamo. Per una decisione scellerata, in caso di codice giallo ossia di un intervento non gravissimo, gli equipaggi del 118 devono portare i pazienti presso l’ospedale di Avellino e non in quello molto più vicino di Benevento.
Al Rummo o al Fatebenefratelli possono arrivare solo i pazienti gravi, ossia, in codice rosso. La decisione è scellerata per una serie di motivi. Ad esempio, i codici gialli, durante il tragitto, possono diventare rossi: i pazienti si possono aggravare. Non solo, mandare un’ambulanza sino ad Avellino, vuol dire sguarnire il territorio per un tempo molto lungo. Ed ancora, la maggior parte dei pazienti dei comuni irpini della Valle sono in terapia proprio a Benevento, e spedirli nel capoluogo irpino vuol dire una perdita di tempo sulla diagnosi. Insomma tutti buoni motivi per cambiare questa decisione, sulla quale si era impegnata la presidente D’Amelio. Sappiamo che la nostra regione è in emergenza continua ma questo sembra essere un argomento che può essere risolto in pochissimo tempo. Confidiamo che venga effettuato al più presto un intervento e ricordiamo che le promesse devono essere mantenute. Questo distingue i politici seri dai parolai.