Valle Caudina, 60 mamme: didattica a distanza per i nostri figli
Valle Caudina, 60 mamme: didattica a distanza per i nostri figli. Una lettera per chiedere l’attivazione della didattica a distanza per le famiglie che hanno scelto di non mandare i figli a scuola visto il momento difficile causa Covid-19.
Al Caudino comunichiamo le nostre intenzioni espresse in una lettera che mercoledì consegneremo di persona alla dirigente scolastica dell’Istituto Comprensivo Carlo del Balzo di San Martino Valle Caudina, Maria Pia Farese.
Valle Caudina, 60 mamme scrivono alla Preside: didattica a distanza per i nostri figli
Negli scorsi giorni sono state molte le mamme che, dopo aver letto la mia lettera online pubblicata sul vostro giornale, hanno dato il via ad un “passaparola costante” sposando interamente le loro idee con le mie.
E con questo articolo vorrei appunto ringraziare tutte perché se oggi mi ritrovo a combattere per i diritti di mia figlia non sono più sola; ma con ben 60 mamme tutte unite per la richiesta della DAD che attenzione, hanno uno o più figli che frequentano l’Istituto; e quindi a parer mio rappresentano nella riapertura delle altre classi un gran numero di “assenze” visto che parliamo di scuola elementare e media.
Sindaci
A tal proposito invito i Sindaci innanzitutto a controllare la poca frequentazione che c’è stata in questi giorni sia per la scuola dell’Infanzia; e sia per la prima elementare.
Perché purtroppo la scelta di riaprire è stata dettata in base all’ordinanza 92 della Regione Campania; che ha stabilito sulla base degli screening effettuati sul proprio territorio di dare la piena libertà ai Sindaci di decidere la riapertura della scuola.
Senza tener conto del parere delle Rappresentanti delle classi e dei Presidi come è stato fatto dal Sindaco Damiano di Montesarchio (questo vuol dire far parte di una comunità).
Di certo dietro ogni mamma c’è un pensiero che dovrebbe essere rispettato; ed il proprio figlio non dovrebbe essere considerato solo un numero utile per la composizione di una classe.
Situazione
Solo stamattina abbiamo appreso che il primario di Immunoematologia e Medicina Trasfusionale dell’ospedale Moscati di Avellino Silvestro Volpe; in un recente articolo scritto dopo la scomparsa per il COVID del collega primario di Infettivologia; ha tracciato un quadro fosco della situazione.
Nella seconda ondata della pandemia nella quale l’età media dei ricoveri si è ridotta e invita chi è ancora fuori dagli ospedali di non ammalarsi.
Salute
Bisogna oggi più di ieri tutelare i nostri figli perché non viviamo di certo nella piena sicurezza se si parla di scuola visto che ci esponiamo ad un’infinità di contatti e quindi possibili contagi.
Rispondiamo così al sindaco di Roccabascerana, Roberto del Grosso, che la sicurezza è un diritto di responsabilità e noi, noi genitori abbiamo firmato ad inizio anno scolastico un patto di responsabilità che scioglie sindaco e personale scolastico, qualora ci fossero contagi, a temere ripercussioni.
I responsabili siamo noi genitori e nessun altro. Il covid colpisce tutti, senza sconti di pena per nessuno e non si può continuare a tacere e guardare avanti quando si continuano a registrare decessi di giovani e giovanissimi quotidianamente.
Didattica a distanza
Con una situazione del genere sfido qualsiasi genitore ad appoggiare la scelta di ogni sindaco e credo sia alquanto normale chiedere a gran voce di attivare la didattica a distanza per questi 12 giorni.
Ringraziando i docenti che tutti i giorni solerti al loro lavoro accolgono i loro studenti con il sorriso, si rendono disponibili H24 per i genitori, utilizzando una didattica nuova più coinvolgente e quindi non si può considerare quest’anno scolastico, un anno sprecato.
Gli studenti Campani non sono quelli più penalizzati d’Italia, dietro quei computer c’è tanta voglia d’imparare, di scoprire… e poi ci siamo noi mamme che per lo studio siamo disposte a rimandare appuntamenti e commissioni per seguire egregiamente la loro attenzione.
Noi mamme, noi 60 mamme di San Martino Valle Caudina vogliamo che ci sia garantito il diritto allo studio che trova fondamento negli art. 33 e 34 della costituzione Italiana. Ci batteremo fino ad ottenere ciò che chiediamo perché per la salute dei nostri figli siamo disposte a tutto.
Lettera firmata
Ndr. – La signora che ha inviato la lettera, mentre da una parte invoca il diritto all’insegnamento per i propri figli, dall’altro lo nega per chi vuole frequentare la scuola in presenza.
Anche la pretesa di avere un insegnamento con didattica a distanza sembra fuori luogo. La scuola è aperta, almeno per alcune classi, ed è assicurato l’insegnamento in presenza nella massima sicurezza.
D’altra parte, non risulta che la scuola sia stata finora causa di contagio diffuso. La didattica a distanza va bene solo in casi di vera e acclarata emergenza, come lo è stato finora.
L’insegnamento sincrono non è previsto
La didattica sincrona a cui fanno appello le mamme non è prevista nei nostri ordinamenti, anche perché la scuola è aperta e i docenti sono pronti ad impartire l’insegnamento in presenza.
La mamma che scrive anche a nome di altre sessanta lamenta che la frequenza è molto ridotta. Ebbene anche questa affermazione è discutibile. Alla redazione risulta, invece, una frequenza degli alunni che sfiora l’ottanta per cento.