Valle Caudina, al mare in pullman
Da domani, sabato 28 giugno, riprendono le corse dei pullman che dalla Valle Caudina conducono a Scauri. Si parte prima delle 7.00 del mattino mentre dalla spiaggia si riparte entro le 17.00. Il servizio sarà assicurato tutti i giorni sino al 31 di agosto. In tempo di last minute, di vacanze esotiche, di vacanze intelligenti, di week end lunghi, di traversate in barca o di ville con piscine, questa notizia può far un po’ sorridere. Da quello che ci dicono, però, questi pullman sono ancora molto frequentati. E’ il chiaro segno che tante persone della nostra terra possono permettersi una giornata in spiaggia solo in questo modo. Del resto, non è passato poi tanto tempo da quando la maggior dei cittadini della Valle Caudina aveva un solo modo per andare al mare. Salire a bordo di uno di questi torpedoni, soprattutto di domenica, ed arrivare al litorale che si trova tra Campania e Lazio. Prima di Scauri, infatti, c’era Licola. Sembra la cronaca di un altro tempo, di un’altra era, ma è un passato abbastanza recente. Intendiamoci, c’era chi faceva “la villeggiatura”, così si chiamavano, allora, le vacanze, mentre i giovani cominciavano a partire, zaino in spalla, alla scoperta del mondo, gli altri, invece, per una giornata in spiaggia partivano la mattina per tornare la sera. Chi aveva l’auto, caricava la famiglia, una scorta di cibo che poteva servire per una settimana ed andava verso il mare. Chi, invece, non aveva un’auto, saliva a bordo del torpedone. In alcuni giorni, ne partivano davvero tanti ed erano così affollati che bisognava mettere una stuoia nello spazio di passaggio e far sedere altre persone. Ed anche sui pullman si caricava di tutto. Ci si portava anche l’ombrellone perché c’era chi poteva permettersi l’ingresso al lido e chi, invece, optava per la spiaggia libera. Per chi è stato ragazzo in quegli anni, la prima grande concessione che la famiglia poteva fare era proprio quella di mandarti con gli amici al mare, a bordo di quel pullman. Per tanti ha rappresentato il classico passaggio della linea d’ombra. E dovevano farlo tutti anche quelli che si potevano permettere un mese di villeggiatura. Prima Licola e poi Scauri, queste le due mete dei pullman. Con le auto, invece, le famiglie raggiungevano Castelvolturno o Mondragone che allora non erano sinomimo di terre di camorra, ma solo di mare e spiaggia. Gli anni sono trascorsi ed il benessere ha permesso un altro modo di intendere le vacanze anche per noi montanari caudini. Rivedere quei volantini che annunciano il ripristino del servizio, provoca, però, un tuffo al cuore. Non si può non ripensare a quelle domeniche , alla musica dei juke box sui lidi, 3 canzoni 50 lire, alle partite a bigliardino, a quelle di calcio sulla spiaggia e a lunghe nuotate, per noi che avevamo imparato a farlo nelle vasche di irrigazione.
Peppino Vaccariello