Valle Caudina, amare medicine
E siamo a quindici, tanti sono i giorni trascorsi da quando il poliambulatorio di Cervinara ha interrotto la distribuzione dei farmaci salvavita. Per intenderci si tratta, tra le altre, delle medicine che vengono somministrate ai malati oncologici. La vicenda è stata sollevata dal nostro giornale che ha solo raccolto l’estremo disagio di queste persone e dei loro familiari. Con una nota della direzione generale dell’Asl Avellino di ieri, e che abbiamo pubblicato integralmente, ci è stato spiegato che il servizio è stato addirittura migliorato. Per ritirare questi farmaci, infatti, ci si può recare ad Avellino, nella sede dell’Asl in via degli Imbimbo, tutti i giorni dal lunedì al sabato, mentre a Cervinara e negli altri distretti il servizio era assicurato solo una volta a settimana. Chi ha scritto quella nota sembra non conoscere affatto i problemi, le sofferenze, le privazioni ed i sacrifici che, ogni giorno che Dio manda in terra, devono affrontare le persone che si sottopongono alla chemio e alla radioterapia. Cosa grave per chi dirige un’azienda sanitaria. Noi abbiamo raccolto la testimonianza di una donna, abbastanza giovane che non riesce, fisicamente, a prendere il pullman per Avellino. Ed il marito deve lavorare e non può perdere neanche un giorno, pena il licenziamento. E come lei, sono in tanti nelle medesime condizioni. Tanto è vero che, sempre nei giorni scorsi, abbiamo raccolto la disponibilità del giovane Antonio Marro a ritirare lui questi benedette medicine, recandosi ad Avellino, per questioni di lavoro, tre giorni a settimana. Sempre dopo le nostre denunce, si sono mobilitati sindaci ed amministratori comunali, quelli seriamente impegnati, non quelli che hanno promesso la risoluzione del problema in poche ore solo per avere un titolo sul giornale, ed intanto sono trascorse due settimane e più. Registriamo anche, ad onor di cronaca, la presa di posizione della consigliera regionale Rosetta D’Amelio che presenterà una interrogazione sulla vicenda direttamente al governatore Stefano Caldoro. Tra poche ore, comunque, dovrebbe essere convocata una seduta di consiglio comunale congiunta di Rotondi, Cervinara, San Martino e Roccabascerana per protestare, formalmente e fortemente, contro questa decisione. Non solo, il primo cittadino di San Martino, Pasquale Ricci, ci ha dichiarato che mobiliterà il comitato ristretto dei sindaci dell’Asl, di cui fa parte. La soluzione dovrebbe arrivare con una convenzione con Ferfarma, per fare in modo che le farmacie locali possano distribuire queste medicine. Si fa già così per i kit dei diabetici. Intanto, però, i comuni potrebbero mettere a disposizione un’auto per ritirare i farmaci e poi farli di nuovo distribuire al poliambulatorio. Ci chiediamo che risparmio ci possa essere per l’Asl? Parliamo di poche centinaia di euro al mese. E tutto questo a discapito delle persone che soffrono e soffrono tanto. In attesa che venga trovata una soluzione, noi continueremo a denunciare questa vicenda che è inumana.
Peppino Vaccariello