Valle Caudina: ambulanza del 118 senza medico, una terra rassegnata ed umiliata

Redazione
Valle Caudina: ambulanza del 118 senza medico, una terra rassegnata ed umiliata

Valle Caudina: ambulanza del 118 senza medico, una terra rassegnata ed umiliata. Siamo rassegnati, abituati a tutto e a tutti. Ci dovrà essere stato un momento, un fatidico momento in cui, la Valle Caudina ha smesso di indignarsi, ha cessato di lottare ed ha deciso di accettare tutto,senza fiatare.

Infiniti soprusi

La linea ferroviaria è ferma da anni? Dopo l’indignazione delle prime settimane, ci abituiamo a usare il pullman sostitutivo. L’Appia è sempre più intasata di traffico ed i collegamenti diventano ancora più difficili? Imprechiamo quando ci troviamo bloccati e poi anche questo ci scivola addosso. I nostri ragazzi partono per lavorare e forse per non più tornare?  I nostri paesi si svuotano? Nemmeno questo riesce più a farci ad adirare.

Il lavoro manca e quel poco è sottopagato?  Cosa volete che sia, quei pochi soldi ce li facciamo bastare. Si potrebbero fare mille altri esempi che riguardano la sicurezza, i servizi, lo sport, il tempo libero e così via.

Sovrana rassegnazione

Purtroppo la rassegnazione regna sovrana. Regna anche in quello che dovrebbe essere il tema più delicato, la salute, la sanità. Gli esempi che abbiamo elencato riguardano anche con il servizio di emergenza del 118. Sempre più spesso le ambulanze sono senza medico a bordo. Doveva essere un’emergenza, ma anche questa cosiddetta emergenza sta diventando un fatto consolidato.

Una inquietante vicenda che riguarda entrambi i lati della Valle Caudina, sia quello irpino che quello sannita. Questo vuol dire che nessuno viene escluso dalla possibilità di morire, proprio così, morire, tirare le cuoia   su un’ambulanza perché è stato sfortunato, si è sentito male proprio durante quel turno in cui non c’era il medico.

Giocare a testa e croce

Si gioca a testa e croce, si gioca ai dadi o, meglio ancora, alla roulette russa con la nostra salute.  Quanti e quali sono i turni senza medico della postazione del 118 di Cervinara? E quanti e quali sono quelli della postazione del 118 di Airola?

Sparuto gregge di pecore

In quale paese, Rotondi o Montesarchio, Bonea o Roccabascerana, San Martino o Airola, si accuserà un malore, ci sarà un incidente, l’ambulanza arriverà sul posto velocemente e l’infermiere potrà far poco per salvare la vita al malcapitato?

In quel momento nessuno si indigni perché non ne abbiamo il diritto. Stiamo diventando uno sparuto gregge di pecore e ci facciamo guidare da un pastore che ci sta spingendo direttamente in un burrone. Siamo rassegnato a tutti anche all’indolenza di noi stessi che ci sta portando alla più completa rovina.

Peppino Vaccariello