Valle Caudina: ambulanze senza medici, siamo tutti in pericolo
Valle Caudina: ambulanze senza medici, siamo tutti in pericolo. “E dunque non chiedere mai per chi suona la campana: suona per te “. La frase di John Donne che da il titolo alle splendido romanzo di Ernest Hemingway calza a pennello per quello che sta avvenendo in Valle Caudina nel più assoluto e assordante silenzio.
Denuncia inascoltata
Da circa un mese e mezzo stiamo denunciando l’assurda situazione che vede l’equipaggio del 118 della postazione di Cervinara senza medico a bordo.
Senza medico, l’infermiere e l’autista soccorritore possono solo prendere in carico il paziente e portarlo al più presto in ospedale. L’infermiere non può somministrare alcuna terapia e deve limitarsi solo a cure davvero sommarie.
In questo modo salta lo stesso concetto di Triage che sta alla base delle più moderne tecniche per salvare vite umane. In situazione di emergenza serve la tempestività, la prima diagnosi che può fare il medico, gli eventuali interventi e raggiungere l’ospedale nel più breve tempo possibile.
Si tratta di un’enorme carica esplosiva che fa saltare il diritto al diritto alla salute dei cittadini di Rotondi, Cervinara, San Martino Valle Caudina.
Ma se Sparta piange, Atene non ride. Anche i cittadini degli altri comuni della Valle Caudina, pur avendo un’eccellente postazione di 118 ad Airola, come del resto quella di Cervinara, sono a gravissimo rischio.
La carenza di medici sull’ambulanza di Cervinara, chiama in causa, per quelli che sono gli interventi più gravi ed urgenti anche Airola. Così, si sfiora l’assurdo. Sembra un soggetto degno della commedia all’italiana. Ma non c’è nulla da ridere perché in gioco ci sono vite umane.
Due ambulanze sullo stesso intervento
Nella giornata di oggi, l’ambulanza del 118 di Cervinara è intervenuta per soccorrere una persone che aveva gravi scompensi cardiaci. Un cardiologo, in visita privata, aveva messo in allarme la famiglia e aveva perorato l’intervento dell’ambulanza.
Senza medico a bordo, però, le condizioni si potevano aggravare. Ed allora la centrale operativa ha chiesto l’intervento del 118 di Airola. C’è stato il trasbordo del paziente presso la rotonda di San Martino Valle Caudina, lungo la scorrimento veloce, e il mezzo di soccorso di Airola è proseguito verso l’ospedale.
Ma se ci fosse stata un’emergenza nel territorio della postazione di Airola, cosa sarebbe successo? L’assurdità di vedere due ambulanze sullo stesso intervento è palese e fa venire i brividi.
Colpevole silenzio
Pende una spada di Damocle su tutti i cittadini della Valle Caudina. Ma nessuno insorge, nessuno chiede spiegazioni, nessuno si ribella. “ E dunque non chiedere mai per chi suona la campana: suona per te”. Suona per tutti noi, suona che resta nel suo colpevole silenzio.