Valle Caudina, auto in fiamme: criminalità o un pazzo seriale?
L’ultimo caso si è registrato due notti fa a Montesarchio: la Fiat Bravo di un operaio è stata bruciato poco prima della mezzanotte. Il fatto è chiaramente di origine dolosa: cioè la macchina non è stata vittima di autocombustione visto che accanto alla vettura è stata ritrovato una bottiglia di plastica contenente liquido infiammabile.
Se a questo si aggiunge che l’operaio dichiara di non aver ricevuto minacce di alcun tipo e di non avere “conti” in sospeso con nessuno, resta una sola domanda: come mai proprio la sua auto?
Negli ultimi tempi a Montesarchio e in Valle Caudina sono diversi i casi di automobili date alle fiamme.
Escludendo rare eccezioni, nessuno dei proprietari ha denunciato minacce o “avvertimenti” di alcun tipo.
Le forze dell’ordine indagano ma resta il mistero.
Questi episodi sono figli di un preciso piano della criminalità organizzata e non si denuncia per “paura”? Sono situazioni isolate, scollegate tra di loro ma per puro caso avvengono tutte in valle Caudina? Oppure c’è un pazzo seriale che va bruciando le auto nel nostro territorio?