Valle Caudina: auto si ribalta e finisce in una scarpata

Redazione
Valle Caudina: auto si ribalta e finisce in una scarpata
Auto in bilico su una scarpata, donna salvata dai vigili del fuoco

Valle Caudina: auto si ribalta e finisce in una scarpata. Incidente stradale questa notte a Moiano lungo la strada  provinciale. Per cause in corso d’accertamento il conducente di un’autovettura ha perso il controllo del mezzo, che ha sbandato ed è finito fuori strada ribaltandosi, e terminando la corsa in una scarpata.

Nessun  ferito

Nessuna persona è rimasta ferita ma è stato necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco del distaccamento di Bonea per dare soccorso e supporto alle due persone a bordo, Tutto si è risolto nel migliore dei modi, ma grande è stata la paura.

Morta la bimba di 10 anni investita sabato mattina

E’ morta la bambina di 10 anni investita da un’auto a Soranzen sabato mattina. Il decesso ha avuto luogo oggi all’ospedale pediatrico di Padova, dove era stata elitrasportata in condizioni critiche subito dopo l’incidente.

Strada provinciale

L’incidente era avvenuto poco dopo le 10 lungo la strada provinciale tra le frazioni cesioline di Soranzen e Toschian nel bellunese. Sul posto l’elicottero del Suem 118 che aveva trasportato la piccola in gravi condizioni all’ospedale di Padova. I rilievi di legge erano stati eseguiti dai carabinieri della Compagnia di Feltre.

L’incidente a Soranzen era avvenuto sabato 24 luglio 2021, sulla Sp 36. Alla guida della monovolume Fiat che l’ha travolta c’era una donna, colpita da un malore dopo l’incidente. La donna, rianimata sul posto, era stata portata al pronto soccorso. Ora la tragica notizia del decesso della bambina.

28enne muore travolto dal rimorchio di un autoarticolato

Si registra un ennesimo incidente agricolo mortale . È accaduto verso mezzogiorno, in località San Vito. A perdere la vita un 28enne della provincia di Salerno, travolto dal rimorchio di un autoarticolato carico di rotoballe di fieno.

28enne muore travolto dal rimorchio di un autoarticolato

Nulla da fare per il giovane autotrasportatore, rimasto schiacciato durante le fasi di aggancio del rimorchio alla motrice del tir. Sul posto sono intervenuti i Carabinieri della Compagnia di Sant’Angelo dei Lombardi. Su disposizione dell’Autorità Giudiziaria la salma è stata affidata ai familiari.

Truffa da settemila euro alla ricevitoria

L’attività dell’Arma finalizzata alla prevenzione e repressione dell’odioso fenomeno delle truffe, continua in maniera incessante. Lo fa conl’azione di contrasto eseguita con l’iniziativa del Comando Provinciale Carabinieri di Avellino “Difenditi dalle truffe”.

Tre persone della provincia di Reggio Calabria

In questa ottica i Carabinieri della Compagnia di Sant’Angelo dei Lombardi hanno proceduto a deferire all’Autorità Giudiziaria numerosi soggetti ritenuti responsabili di tale tipologia di reato. Questa volta le indagini hanno portato alla denuncia di due uomini ed una donna della provincia di Reggio Calabria e con a carico specifici precedenti di polizia.

La donna, dopo aver contattato la titolare di una ricevitoria, con artifici e raggiri, si è spacciata per un’operatrice di una nota azienda che opera nei settori del Gioco e dei Servizi a pagamento.

Valle Caudina: auto si ribalta e finisce in una scarpata

Con questa copertura  convinceva la malcapitata che era necessario effettuare dei controlli al terminale. Nel corso di tali verifiche, si facevano accreditare su carte prepagate, la somma complessiva di circa 7mila euro, assicurando che tali somme sarebbero state restituite al termine delle stesse verifiche.

Tuttavia, la vittima, oltre a non ricevere il proprio denaro, non riusciva più a contattare la sedicente operatrice. Solo a questo punto non aveva più alcun dubbio del raggiro in cui era incappata e non indugiava a denunciare l’accaduto ai Carabinieri.

Truffa in concorso

L’attività condotta dai militari della Compagnia di Sant’Angelo dei Lombardi ha consentito di risalire all’identificazione dei tre presunti responsabili . Si tratta di tre persone, di età compresa tra i 20 ed i 60 anni. Alla luce delle evidenze emerse, sono stati deferiti in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria perché ritenuti responsabili del reato di “Truffa in concorso”.

Come sempre, però, risulterà difficile per la titolare dell’esercizio recuperare la somma truffata. In poche ore, infatti, questi soldi spariscono da ogni conto e non vengono mai più recuperati.