Valle Caudina: il capitone arrostito, speriamo che sia femmina

Redazione
Valle Caudina: il capitone arrostito, speriamo che sia femmina

Valle Caudina. Le massaie sono già all’opera. Inizia la preparazione per cenoni e pranzi che caratterizzano questo periodo di festività. Mai, come in questo periodo, la preparazione dei piatti affonda nelle nostre tradizioni. In realtà, ci sono delle fantasiose varianti, ma nella maggior parte dei casi si cucina come si faceva quando eravamo i poveri figli della civiltà contadina. E, soprattutto nella cena delle vigilia di Natale, è d’obbligo assaggiare tutto. Una volta si diceva che si doveva assaggiare tutto per devozione per rinsaldare quel rapporto di legame religioso che c’è con il cibo. In effetti, alcune prelibatezze che si mangiano la sera della vigilia richiamano a simboli biblici ed evangelici. Un esempio è il capitone. Immortalato In Natale in Casa Cupiello di Eduardo De Filippo, ci sono tante cose che non conosciamo. In primis pochi sanno che il capitone è la femmina dell’anguilla. Il maschile trae in inganno e si è portati a pensare il contrario. Ma perché si mangia il capitone la vigilia di Natale? Tutto è dovuto alla sua somiglianza con il serpente tentatore di Adamo ed Eva. Il serpente è il simbolo del male, del demonio e, quindi, portarlo in tavola la vigilia vuol dire propiziarsi un anno lontano dalle tentazioni. Bisogna anche sottolineare, infatti, che il capitone deve essere acquistato vivo e poi decapitato a casa, pulito delle interiora e messo subito a cuocere. In tanti lo gustano fritto, ma, dalle nostre parti, la tradizione lo impone arrostito. Prima di metterlo sulla brace viene messo a bagnomaria un quarto d’ora in una soluzione di aceto, olio, sale e pepe. La stessa soluzione viene spalmata con un pennello o con le foglie del cavolfiore mentre si arrostisce. Bisogna tenere presente che si tratta di un pesce molto grasso e proprio per questo molti lo preferiscono arrostito. Sino a non molto tempo fa, anguille, capitoni e baccalà erano gli unici pesci che si poteva permettere la nostra gente di montagna.