Valle Caudina: cinque arresti, nella morsa dell’usura

Redazione
Valle Caudina: cinque arresti, nella morsa dell’usura
Montesarchio: imprenditore di 57 anni arrestato per usura, denunciato il fratello

Valle Caudina: cinque arresti, nella morsa dell’usura. Nella morsa dell’usura che diventa estorsione. E se non riesci a pagare gli interessi, allora non può mancare la violenza per ottenere i soldi. Il fenomeno, da sempre è presente dalle nostre parti. Ma. con la malattia pandemica si sta dilatando.

Imprenditori, commercianti, artigiani ma anche dipendenti per andare avanti hanno bisogno di liquidità. Gli istituti di credito, però, non tengono minimamente conto delle difficoltà e della situazione eccezionale che viviamo.

Così, non resta altro da fare che rivolgere a chi i soldi te li da senza battere ciglio. In quel momento sembra la salvezza. Quel denaro ti permette di non chiudere la saracinesca, ti consente di continuare a sperare che le cose possano migliorare.

Appena arriva il primo euro, invece, inizia la via crucis che ti porterà direttamente sulla croce. Quegli euro sono i chiodi con i quali gli strozzini ti crocifiggeranno.

Questa mattina all’alba, in un’articolata operazione, le forze dell’ordine, polizia e guardia di finanza, hanno tratto in arresto in arresto cinque persone. Le accuse sono usura. Estorsione e violenza privata.

Vittime di questa gente senza scrupoli imprenditori beneventani. Tra questi figurano anche alcuni caudini. Nulla di strano sotto il sole della Valle.

Usura e Valle Caudina

Tutti sanno che l’usura in Valle Caudina fa parte dell’economia reale. Proprio così, economia reale. Gli istituti di credito raccolgono i risparmi, ma non erogano credito. O lo fanno solo a chi può dare garanzie per il doppio della cifra richiesta.

Tra i fattori di mancato sviluppo delle nostre terre, questa situazione meriterebbe un capitolo a parte. Fatto sta che gli usurai rappresentano l’unica fonte di liquidità.

Valle Caudina: cinque arresti, nella morsa dell’usura

Spesso, a loro il denaro arriva dalla criminalità organizzata che deve lavare i proventi illeciti. Con quei prestiti raggiungono il doppio obiettivo. I soldi vengono riciclati e tante attività diventano di fatto di loro proprietà.

Contrastare l’usura è una battaglia contro i mulini a vento. Le vittime non hanno il coraggio di denunciare restato schiave ed impaurite. Quella di oggi è un’operazione da salutare con sollievo proprio per tutti questi fattori.