Valle Caudina, Cinque Stelle e Pd: odiatissimi amici

Il Caudino
Valle Caudina, Cinque Stelle e Pd: odiatissimi amici
Quota 14, la speranza di rinascita della Valle Caudina che guarda al Trentino

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha incaricato Giuseppe Conte per formare un governo appoggiato dal Movimento Cinque Stelle e dal Partito Democratico. Tutto nasce dalla crisi innescata dalla Lega di Salvini.

Conte

Conte, a questo punto, dovrà formare un Esecutivo secondo le indicazioni dei due partiti che fino a qualche settimana fa si odiavano senza se e senza ma. “Grullini”, “Pidioti” erano solo alcuni degli epiteti meno “gravi” che i due schieramenti si scambiavano quasi quotidianamente.
Anche a livello locale le cose non erano diverse. E ora?

Regione

Stando alle anticipazioni pubblicate dal Mattino, pare che il Partito Democratico stia caldeggiando a livello regionale un accordo con i Cinque Stelle. Se cosi fosse sarebbe una bella svolta. E in Valle Caudina?

Comuni

Facciamo francamente fatica a vedere seduti d’amore e d’accordo, ad esempio, il deputato grillino, Pasquale Maglione, e il segretario provinciale del Pd, Carmine Valentino. I due, in varie occasioni, se le sono “date” di santa ragione. Come dimenticare, lo sfogo di Valentino a “microfoni aperti” contro Maglione rispetto alle questioni dell’ospedale di Sant’Agata?

E ancora, come si comporteranno i Cinque Stelle con il deputato Pd, ex sottosegretario, Umberto Del Basso De Caro?
Scendendo nei comuni caudini, sarà possibile un dialogo o qualche alleanza? A Montesarchio, Orazio Gerardo (Cinque Stelle) e Franco Damiano (Pd) potrebbero essere i fautori di un accordo futuro? Il problema non si pone ad Airola, dove il sindaco Michele Napoletano, vicinissimo a Mastella, si trova tecnicamente all’opposizione (pare che Forza Italia non dovrebbe entrare al governo) e quindi non dovrà “dialogare” con Bartolomeo Laudando.

E a Rotondi, Giuseppe Mainolfi, in futuro, potrebbe fare una lista con Antonio Russo?
Si, è vero: a livello amministrativo non si seguono le logiche nazionali. Ma come dici uno bravo: “La politica è l’arte  del possibile”