Valle Caudina: concessa la medaglia d’onore a due caudini, Clemente di Cervinara e Coppola di Roccabascerana
Valle Caudina: concessa la medaglia d’onore a due caudini, Clemente di Cervinara e Coppola di Roccabascerana. E’ stato il genero di Lazzaro Clemente, Peppino Viola, a ritirare la medaglia d’onore che è stata concessa all’uomo che scampò all’eccidio di Cefalonia. La medaglia concessa dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è stata consegnata, alla presenza del sindaco di Cervinara, Caterina Lengua, con tanto di fascia tricolore, dal prefetto di Avellino Paola Spena.
Giorno della memoria
Questa mattina presso il salone degli specchi del palazzo di governo di Avellino è stato celebrato Il Giorno della Memoria. Oltre a ricordare l’eccidio degli ebrei, questa giornata serve anche per ricordare e premiare coloro che dopo l’otto settembre del 1943 scelsero di non continuare la guerra con i nazifascisti.
Un scelta che ha coinvolto ben seicentomila militari italiani che furono internati nei campi di lavoro in Germania. Come vi abbiamo già raccontato, la storia di Lazzaro Clemente, è davvero molto particolare. Fu uno dei pochissimi scampati dall’eccidio di Cefalonia.
Gli altri premiati
Ma vediamo chi sono gli altri premiati della provincia di Avellino, paese per paese.
MONTELLA
Aviere Capone Armando nato a Montella il 20 luglio 1923 e chiamato alle armi in data il 2 aprile 1943 presso il centro Istruzione di Crotone. Il 25 luglio 1943 si trova presso la Caserma Presidiaria di Torino. L’8 settembre 1943 viene catturato dalle truppe Tedesche ed internato nel campo di concentramento di Buchenwald in Germania.
Infine viene trasferito nello Stalag 3-A, campo di prigionia tedesco della seconda guerra mondiale a Luckenwalde, Brandeburgo, 52 chilometri a sud di Berlino. Viene liberato l’otto maggio 1945.
SANTO STEFANO DEL SOLE
Soldato Troisi Antonio nato a Montoro Superiore il 24 luglio 1916
Chiamato alle armi in data 11 giugno 1940 presso il NONO settore G.A.F. (guardia alla frontiera). Trasferito presso il 17° reggimento fanteria ed inviato al fronte Greco-Albanese. Viene catturato dai tedeschi in data 08 settembre 1943. Quindici giorni dopo evade dalla prigionia e si unisce alla formazione partigiana divisione Gramsci in Albania con la posizione di partigiano combattente.
CAPOSELE
Soldato Monteverde Gelsomino nato a Caposele il 15 maggio 1923
Chiamato alle armi l’8 gennaio 1943 presso il 69° reggimento fanteria, viene, poi, trasferito al 33° reggimento fanteria ed inviato a Rodi. L’8 settembre 1943 viene catturato dai tedeschi ed internato in Germania. Rientra dalla prigionia in data 06 luglio 1945.
ROCCABASCERANA
Soldato Coppola Pellegrino nato a Roccabascerana il 12 agosto 1913. Chiamato alle armi il 31 maggio 1940 presso il 26° reggimento artiglieria. Combatté dal 28 ottobre 1940 al 23 aprile 1941 alla frontiera greco-albanese. Dal 1941 all’8 settembre 1943 partecipa alle operazioni di guerra svoltesi nel Mediterraneo. Catturato dai tedeschi ed internato nello stalag 10B situato nei pressi di Sandbostel in Bassa Sassonia, nel nord-ovest della Germania. Viene liberato il 23 agosto1945.
Ben quattro i cittadini di MONTORO insigniti della medaglia d’onore
Soldato De Maio Nicola nato a Montoro Inferiore l’8 ottobre 1909. Richiamato alle armi con il 260° reggimento fanteria a febbraio del 1942. Viene dapprima inviato in Croazia, a Ragusa, attuale Dubrovnik, e, in un secondo momento, a Fiume , dove, in data 8 settembre 1943, viene catturato dai tedeschi ed internato nello stalag 1B, situato a 2 chilometri a ovest di Hohenstein, nella Prussia orientale. Rientra in Italia il 10 ottobre 1945
Alpino Paradiso Domenico nato a Carbonara di Nola il 17 settembre 1921. Chiamato alle armi con il 53° reggimento Alpini. Viene inviato sul fronte Greco-Albanese, dove viene catturato dai tedeschi in data 8 settembre 1943. Prima di essere internato viene usato dai tedeschi ai confini della Germania per posizionare mine anticarro, con lo scopo di distruggere o danneggiare carri armati Russi. Infine viene internato a Linz in Austria. Rientra in Italia nell’ottobre del 1945.
Soldato Basso Adolfo nato a Montoro Superiore il 21.12.1915.
Chiamato alle armi il 28 ottobre 1940 con il 26° battaglione mitraglieri autocarro, combatte fino al 23 aprile 1941 sul fronte greco-albanese, poi viene trasferito nei territori Balcani, dove viene catturato dai tedeschi in data 8 settembre 1943 e internato in Germania nel campo 8B situato nei pressi della cittadina di Lamsdorf (POLONIA). Viene liberato dalle forze alleate l’otto maggio 1945.
Soldato Caliano Carmine nato a Montoro Superiore il 16 luglio 1923
Chiamato alle armi il 18 gennaio 1943 con il 51° reggimento fanteria. Trasferito presso il 25° reggimento fanteria combatte nei territori Balcani, dove viene catturato dai tedeschi l’ 8 settembre 1943. Viene internato in Germania, dove muore il 13 aprile 1944.
Tre, invece, i cittadini di AVELLINO città
Aviere Venezia Sabino nato ad Avellino il 15 maggio 1921 Chiamato alle armi 30 maggio 1940 presso l’aereonautica militare. A maggio del 1943 parte per la Grecia e raggiunge la Regia Aereonautica Atene. Il 9 settembre 1943 viene catturato dalle truppe tedesche ed internato nello stalag 8 B, in Polonia, situato nei pressi della cittadina di Lamsdorf. Rientra dalla prigionia l’otto ottobre 1945
Soldato Greco Vincenzo nato a Pellezzano (SA) il 25 settembre 1907
Richiamato alle armi il 13 dicembre 1942 con il 39° reggimento fanteria. Parte per il fronte greco-albanese il 27 febbraio 1943. Catturato dai tedeschi l’8 settembre 1943 ed internato in Germania. Viene liberato dagli alleati in data 03 maggio 1945.
Soldato Torretta Giacomo Giuseppe nato a Volturara Appulla in data 25 dicembre 1921
Chiamato alle armi il 13 gennaio 1941 presso il 307° reggimento fanteria. Viene inviato a Rodi il 10 giugno dello stesso anno e catturato dai tedeschi. Rimpatriato dalla prigionia il 12ottobre 1944.
CANDIDA
Caporale Fiore Antonio nato a Candida il 22 luglio 1915. Chiamato alle armi il 25 novembre 1940 con il 31° reggimento fanteria, parte per l’Albania a dicembre del 1940, dove diventa amico fraterno di un contadino del posto, Vreto Dervish, e chiede a quest’ultimo di fargli una promessa: nel caso gli fosse successo qualcosa, in virtù della loro amicizia, avrebbe dovuto avvisare la sua famiglia.
Il 4 giugno 1944, Fiore Antonio venne catturato dai tedeschi e fucilato a Ferreth provincia di Librazhd. Durante gli anni a seguire la famiglia ha atteso invano notizie. Solo nel febbraio del 1993, con la nascita della repubblica democratica in Albania, Dervish Vreto, comunica alla famiglia la sorte del caporale Fiore.
Si precipita in Albania il nipote, Fiore Luigi, che immediatamente avvia le pratiche per il rimpatrio della salma, così, nel 1994 si procede alla riesumazione dei resti e, a conferma che quelli recuperati erano i resti del soldato Fiore Antonio, oltre alla testimonianza del contadino albanese, viene anche rinvenuto il coltellino che il caporale portava sempre con sé.
Finalmente l’8.aprile 1995 i resti di Fiore Antonio fa rientro in Patria e, in quella data, il Comune di Candida, rende onore ad uno dei suoi nobili figli.