Valle Caudina: cosa c’è dietro l’attentato di Rotondi?

Redazione
Valle Caudina: cosa c’è dietro l’attentato di Rotondi?

Prima dell’incendio ai due  pullman dell’Air, il deposito di via Caudina a Rotondi è stato bersagliato da ladri. Nel mirino la nafta dei mezzi pesanti che veniva portata via con estrema facilità. I furti, in alcuni periodi, si svolgevano con cadenza quasi settimanale. Il deposito dell’Air, insomma, era diventato una sorta di riserva a cui attingere quando e come si voleva. Potrebbe essere legato proprio a questi episodi, l’attentato incendiario che ,nella serata di ieri, ha distrutto uno dei torpedoni parcheggiato, mentre il secondo è stato danneggiato. Che si tratti di un fatto doloso è più che evidente. Gli inquirenti, nello specifico gli agenti del commissariato di polizia di Cervinara, diretti dal dottore Lauritano, mantengono il massimo riservo. Tante persone che sono accorse in via Caudina hanno notato che gli agenti cercavano qualcosa che hanno subito trovato. Si trattava di tanica che conteneva il liquido infiammabile con il quale è stato innescato l’incendio. Resta da capire il motivo di un attentato del genere. Non si può certo pensare che un clan caudino possa chiedere il pizzo all’Air. sarebbe molto difficile anche se non si può escludere completamente. Potrebbero essere stati i ladri di nafta, ma per quale motivo? Sullo sfondo un grave attentato avvenuto prima delle otto di sera. L’ennesimo segnale di allarme per un territorio che non può dormire sonni tranquilli. Bande di razziatori  pronti a tutto e che girano indisturbati,  la droga che si spaccia come se nulla fosse, risse sempre più frequenti ed  ora arrivano anche gli attentati incendiari.