Valle Caudina: Dalla paura alla condanna per i due giovani arrestati a Salisburgo

Redazione
Valle Caudina: Dalla paura alla condanna per i due giovani arrestati a Salisburgo

In poche ore l’apprensione e la paura si sono trasformate in una solerte condanna. E’ il mondo dei social. La vicenda dei due ragazzi caudini scomparsi, può essere una metafora dell’umore che si vive sui social network in questo periodo. Siamo tutti pronti a commuoverci per poi passare, in modo repentino, in giudici inflessibili, condannando sommariamente chiunque. Adesso cerchiamo di fare un minimo di chiarezza e di non essere sempre preda della peggiori pulsioni.
Le notizie sull’arresto di Gianni Clemente ed Anthony Laudanna sono ancora frammentarie. Si sa poco, quel poco che si sa arriva dalla comunicazione della polizia italiana alla famiglia e dalla traduzione di un articolo di un giornale on line di Salisburgo. Sembra si tratti di una storia di droga, condita da una rissa, nella quale sarebbe spuntata anche una pistola. Le famiglie, in queste ore, stanno contattando l’ambasciata italiana a Vienna ed il nostro consolato a Salisburgo. Solo allora si conosceranno, con precisione, i capi di imputazione. Attenzione, però, si tratta solo di accuse che poi dovranno essere dimostrate in un regolare processo. Solo al termine di tutto questo iter, i ragazzi si potranno considerare colpevoli. Questo per ricordare quella dose minima di garantismo che il tribunale del popolo di Facebook  rischia di far  perdere completamente. Senza contare poi che sullo sfondo ci sono due famiglie e gli affetti di questi due ragazzi. Certo, si era anche temuto il peggio e meglio saperli in galera che altrove. Prima di fare commenti azzardati, cerchiamo di metterci un pochino nei panni degli altri. In questi giorni, Facebook aveva mostrato il suo lato migliore, con la mobilitazione per cercare due 22enni. Da qualche ora, invece, è venuto fuori il suo lato feroce. Ricordiamoci che in “in medio stat virtus“.
Gli eccessi lasciamoli alle bestie da tastiera.