Valle Caudina, D’Amelio convoca i sindaci del Piano di Zona A04

Redazione
Valle Caudina, D’Amelio convoca i sindaci del Piano di Zona A04
Parità di salario tra uomo e donna

Ha mantenuto la promessa il presidente del Consiglio Regionale Rosetta D’Amelio che ha convocato per lunedì prossimo alle ore 11:00 i sindaci ricadenti nell’Ambito Territoriale Sociale A04.
La convocazione è scaturita dalla richiesta che i sindaci, con in testa Filuccio Tangredi coadiuvato dall’assessore al ramo Anna Marro, dei Comuni di Cervinara, Altavilla Irpina, Capriglia Irpina, Chianche, Grottolella, Petruro Irpino, Pietrastornina, Prata di Principato Ultra, Pratola Serra, Roccabascerana, Rotondi e Torrioni hanno indirizzato agli organi competenti per chiedere “l’istituzione di un tavolo tecnico” per risolvere la questione.
Nel documento si legge che: “A seguito dell’incontro tenutosi presso il Municipio di Cervinara, in data 13 luglio 2015, con la presente i sottoindicati Comuni dell’Ambito Territoriale Sociale A04 (ATS) ribadiscono la volontà di non penalizzare ulteriormente le comunità locali, private dei servizi sociali e socio-sanitari oramai dal 01 gennaio 2014. Gli stessi sottolineano, ancora una volta, la propria disponibilità ad approvare la programmazione CONDIVISA dei fondi PAC – II annualità – cosa che ad oggi non si è mai verificata, contravvenendo alla vigente legislazione regionale, in quanto le progettazioni vengono regolarmente elaborate in solitudine dal Comune di Avellino e presentate al Coordinamento Istituzionale solo per l’approvazione.
Appare sotto gli occhi di tutti che l’ATS non riesce in alcun modo a decollare. A tal proposito, gli scriventi chiedono al Comune di Avellino di condividere la “separazione consensuale” dello stesso, al fine di erogare i servizi nel pieno rispetto delle differenti realtà sociali e territoriali, separazione auspicata, altresì, dal Prefetto di Avellino con nota prot. n. 10334 del 18 maggio 2015.
La separazione dell’ATS A04 si rende necessaria in quanto il Comune di Avellino non riesce a svolgere in alcun modo le funzioni di comune capofila assegnategli dalla Legge regionale.
L’assenza dei servizi sociali gestiti in forma associata sul territorio dell’ATS, oltre a configurarsi quale ipotesi di interruzione di pubblico servizio, impedisce ai Comuni dell’ATS di regolarizzare il versamento delle quote di compartecipazione dovute al Fondo Unico di Ambito (FUA), in questo caso evidentemente non dovute.
Alla luce di quanto innanzi esposto, e nelle more della divisione dell’ATS a cura degli Uffici regionali, si auspica l’istituzione di un tavolo tecnico per definire le modalità di gestione della fase transitoria, ciò al fine di scongiurare la perdita dei relativi finanziamenti”.