Valle Caudina: domiciliari per l’anziano docente che uccise il figlio

L'anziano deve scontare 14 anni di reclusione

Redazione
Valle Caudina: domiciliari per l’anziano docente che uccise il figlio

Valle Caudina: domiciliari per l’anziano docente che uccise il figlio. Continuerà a scontare la sua pena agli arresti domiciliari. Lo ha stabilito il tribunale di sorveglianza di Napoli, su istanza dell’avvocato Pierpaolo Taddeo. Il provvedimento riguarda il professore Teodorico Taddeo.

L’anziano professore, che ha 80 anni, ha già lasciato il carcere e si trova presso la sua abitazione dei pressi della stazione di San Martino Valle Caudina. Già lo scorso anno, l’uomo aveva ottenuto il provvedimento degli arresti domiciliari a causa delle sue condizioni di salute. Un provvedimento che, però, era momentaneo ed ora diventa strutturale.

14 anni di reclusione

Teodorico Taddeo era stato condannato a 14 anni di reclusione per l’uccisione del figlio Giovanni Taddeo avvenuta il sette marzo del 2013. Una vicenda molto triste e molto delicata.l’80enne aveva esploso contro il figlio di 31 anni quattro colpi di pistola. Giovanni Taddeo vessava i genitori con mille richieste e mille angherie.

Un comportamento che aveva portato uno sfinimento ed anche un forte squilibrio nella vita dell’integerrimo docente di lingue. Sino a quando, purtroppo, in un raptus il padre mise fine alla vita del figlio, sparando quattro colpi di pistola.

Dopo l’omicidio aveva chiamato i carabinieri ed aveva confessato tutto. Poi aveva preso il via la vicenda processuale che si era conclusa il 18 novembre del 2023 con la sentenza della Corte di Cassazione che confermava la condanna a 14 anni di reclusione.

Per Teodorico Taddeo si erano aperte contestualmente le porte del carcere. Ma il suo legale, l’avvocato Pierpaolo Taddeo il giorno dopo la traduzione in carcere aveva presentato un’istanza al giudice di sorveglianza in quanto il carcere non era compatibile con le condizioni di salute dall’anziano professore. L’uomo, infatti, ha dei malanni fisici evidenti e non avrebbe potuto sopportare di restare in una cella.

Il tribunale di sorveglianza aveva  accolto l’istanza dell’avvocato Taddeo ed aveva disposto la traduzione agli arresti domiciliari. Ora il provvedimento diventa strutturale ed il professore ha anche due ore al giorno per provvedere a fare la spesa, visite mediche ed altre incombenze.