Valle Caudina: don Salvatore Picca diventa un personaggio del presepe
Valle Caudina: don Salvatore Picca diventa un personaggio del presepe. Don Salvatore Picca diventa un personaggio del Presepe. C’è anche il parroco di San Martino Valle Caudina nella monumentale rappresentazione della Natività che la signora Blanco ha donato alla chiesa di San Giovanni Battista. Si tratta di un bel regalo che la signora ha fatto lo scorso anno.
Quest’anno, però, l’artigiano di San Gregorio Armeno che ha realizzato il Presepe ha aggiunto due figure. Una è proprio quella del sacerdote, l’altra è della signora che lo ha donato. La tradizione del Presepe napoletano, infatti, vuole che il committente entri nella rappresentazione, diventi una delle figure che si recano a rendere omaggio al Bambinello.
Committente
In questo caso , il committente è proprio il sacerdote che, in ginocchio ed ornato dai sacramenti per la Santa Messa rende omaggio al Bambino Gesù. E si può dire che l’artigiano ha fatto davvero un ottimo lavoro perché la statuina di don Salvatore è molto somigliante al parroco in carne ed ossa.
Del resto, gli artigiani di San Gregorio Armeno sono unici in questa arte speciale. Sanno attualizzare i personaggio del Presepe ed ogni anno realizzano statuine di personaggi famosi. Quest’anno tocca al parroco di San Martino Valle Caudina.
Questa partecipazione straordinaria non si tratta di un unicum. Sempre nella tradizione dell’arte presepiale partenopea, diventano personaggio della sacra rappresentazioni i componenti delle famiglie gentilizie a cui il presepe era destinato.
L’artigiano li doveva non solo riprodurre, ma renderli anche più belli per non urtare le loro suscettibilità. Così, don Salvatore Picca entra non solo nel presepe, ma anche in un’antica tradizione, molto suggestiva. In questo Natale anche le visite ai vari presepi, alle mostre che si allestiscono, è mancata.
Valle Caudina: don Salvatore Picca diventa un personaggio del presepe
Come è mancata tanto la visite alle botteghe degli artigiani che rendono unico quello spaccato di una città unica, come Napoli. Magari per il prossimo Natale, tutto questo non lo daremo per scontato.