Valle Caudina: Eav, Penelope ed i difensori dell’indifendibile

Nessuno si rende conto dei danni che sono stati fatti al terrritorio

Redazione
Valle Caudina: Eav, Penelope ed i difensori dell’indifendibile

Valle Caudina: Eav, Penelope ed i difensori dell’indifendibile. Arriva un nuovo comunicato da Eav che è latore di buone notizie per la  nostra linea ferroviaria.  Probabilmente, qualcuno si è reso conto dell’ennesima gaffe fatto con quello del primo pomeriggio ed ha cercato di rimediare.

Il comunicato annuncia l’arrivo del convoglio Salcef che dovrà provvedere al rinnovo dell’armamento. Il convoglio ha una lunghezza  di 360 metri. Un mezzo mai visto nella storia delle  linee Eav. Dalla settimana prossima avviamo le prime attività sulla tratta santa Maria a Vico – Cancello.

Attività di risanamento in attesa che arrivino i materiali per fare il rinnovo (rotaie, traverse e pietrisco).

Noi possiamo solo augurarci che il materiale non venga trafugato nottetempo, altrimenti, sarebbe lecito pensare che Eav si stia industriando come Penelope che tesse la tela di giorno per disfarladi notte.

Consentiteci una piccola disgressione. Notiamo dai commenti che ci sono dei difensori dei vertici dell’ente autonomo Volturno. Notiamo che queste stesse persone hanno tenuto un vergognoso, ripetiamo , per meglio farci capire, vergognoso silenzio sino a poche settimane fa.

Sono rimasti sempre zitti ogni volta che Eav dava i numeri al lotto sulla riapertura della tratta ferroviaria. Sempre zitti quando si rimandava e si condannava a morte la nostra terra.

Ora passiamo noi per i cattivi, per i malfidati e per coloro che magari vogliono anche sabotare l’operato di questi illuminati amministratori. Ricordate che il silenzio è d’oro. I vosti ossequi ai potenti fateli in modo privato.  Vi conviene perchè, altrimenti, rischiate di passare per quello che, forse, veramente siete.

A proposito, la favoletta che senza questo modo di fare la linea ferroviaria Benevento- Cancello, via Valle Caudina, sarebbe stata chiusa a questo giornale non la potete raccontare. Il Caudino ha seguito passo per passo questa vicenda che prende inizio nel lontano 2008 quando l’allora assessore regionale ai trasporti della giunta Bassolino,  il professore Ennio Cascetta, proprio in un convegno ad Airola annunciò che la Napoli- Bari sarebbe passata per la Valle Telesina e non per la Valle Caudina.

Uno scippo belle e buono, visto che da noi il tracciato già c’era. Uno scippo a cui, tranne l’allora presidente della comunità montana del Partenio, Palerio Abate, nessuno si ribello. In cambio dello scippo, per, la nostra linea doveva entrare nel circuito metropolitano regionale.  Chiaro ? Vi è chiaro?  Altro che chiusura. Possiamo anche capire le difese di ufficio ma c’è un limite alla decenza,

P.V.